Solcare i mari in tempesta delle pescherie italiane e tra una spigola e un frutto di mare insegnare a comprare, offrire servizi ai clienti, prendere per mano signore più o meno giovani per avviarle all’arte del cucinare il pesce, dalla ricetta più semplice al gourmet. Arriva sul web e poi in tv “Pescherie in tempesta” la nuova produzione televisiva di Max Adv che si ripropone di rivoltare le pescherie italiane come un calzino: Da Aosta a Messina, da Cagliari a Pescara, Giuseppe di Napoli, titolare da quattro generazioni partirà dalla sua Pianura a Napoli, oppure da Torino e Lussemburgo, dove possiede altri due frequentatissimi negozi di pesce per offrire consigli in giro per l’Italia. Una semplice offerta sul web ha già generato decine di richieste e sull’onda di “Cucine da incubo”, ecco “Pescherie in tempesta”.
FORMAT – Il programma si divide in diverse fasi: innanzitutto di Napoli ispeziona la pescheria nel suo aspetto estetico (arredamento e insegne), igienico, e soprattutto per la qualità del pesce proposto. Poi osserva il comportamento dello staff durante la giornata per individuare gli errori commessi a partire dalla spesa al mercato fatta con il proprietario dell’esercizio commerciale per spiegare trucchi e modi di comportarsi. Infine ci si trasferisce a casa di una cliente per cucinare insieme, attraverso semplici ricette, il pesce acquistato.
SEGRETI – “Cosa sbagliano le pescherie oggi? Molto” spiega l’esperto Giuseppe di Napoli. “E noi insegneremo a comprare a mercato, a ottimizzare gli spazi del negozio, piccoli e grandi segreti che serviranno per rilanciare l’attività. Quali? I frutti di mare, ad esempio, hanno bisogno di un panno bagnato per non farli aprire anzitempo; il pesce in cella va tenuto con una bustina tra gli occhi e il ghiaccio”. Prima puntata a Pescara. Poi Cosenza, Milano in Sicilia e in Sardegna. “La cosa importante è che il titolare della pescheria sappia cucinare. Alle donne di oggi non piace cucinare il pesce. Se tu sei bravo a consigliare una ricetta accanto al pesce venduto siamo già a metà dell’opera. E ancora se lo sfiletti, se riesci a risolvere a monte qualche possibile disagio, hai sicuramente una marcia in più nella vendita”.