Tampone fai da te, rapido o molecolare. Quando vanno fatti e quando sono obbligatori?
La circolare del ministero della Salute ha chiarito che chi ha effettuato la dose booster o la seconda da meno di 120 giorni, oppure è guarito da meno di 120 giorni dal Covid ed entra in contatto stretto con un positivo è tenuto a fare un tampone di uscita (antigenico o molecolare) dall’autosorveglianza solo se sintomatico.
Il principale e più affidabile strumento diagnostico è il cosiddetto tampone molecolare naso orofaringeo che consiste in un’indagine capace di rilevare il genoma (RNA) del virus SARS-Cov -2 nel campione biologico attraverso il metodo RT-PCR. Questo test ha un altissimo grado di sensibilità e specificità, ossia ha un’elevata capacità di identificare gli individui positivi al virus in modo che ci sia il minor numero possibile di falsi positivi e una altrettanto elevata capacità di identificare correttamente coloro che non hanno la malattia. L’esito di questo tampone si ottiene mediamente in tre/sei ore. Il tampone molecolare è la prima scelta, ad esempio, in caso di caso sospetto sintomatico, di contatto stretto di caso confermato che manifesta sintomi, negli screening degli operatori sanitari, nei soggetti a contatto con persone fragili o per l’ingresso in comunità chiuse o ospedali.
Il tampone antigenico, disponibile anche in farmacia, rileva la presenza di componenti del virus (antigeni) nei campioni respiratori. I campioni vengono raccolti con la stessa modalità dei tamponi molecolari (tampone quindi naso-faringeo), ma i tempi di risposta sono decisamente inferiori. Circa 15 minuti rispetto alle 24-48 ore dei test molecolari. Sensibilità e attendibilità dei test rapidi però sono decisamente inferiori rispetto a quelli molecolare. Può essere svolto in autonomia.
I test sierologici rilevano se le persone sono venute a contatto con il virus SARS-COV- 2 ma non sono in grado di confermare o meno una infezione in atto e richiedono, perciò, in caso di positività, un ulteriore test molecolare su tampone per la conferma. Al fine di ridurre il numero di risultati di falsi positivi è fortemente raccomandato l’utilizzo di test del tipo CLIA e/o ELISA che abbiano una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90%. Al di sotto di queste soglie, l’affidabilità del risultato ottenuto non è adeguata alle finalità per cui i test vengono eseguiti.
Il cosiddetto test fai da te è acquistabile al supermercato o in farmacia. Ce ne sono di due tipi: salivari o con tampone naso-faringeo. I primi sono meno affidabili dei secondi. In ogni caso, la positività per entrambi i dispositivi viene segnalata solo se la carica virale è molto alta. Questi test non hanno alcuna validità per porre fine al regime di isolamento o quarantena. Possono essere utili se si hanno dei sintomi comparabili a quelli del Covid e si vuole eseguire uno screening a casa. In caso di positività, vi conviene contattare immediatamente il medico di famiglia per prenotare un tampone molecolare. Se risultate negativi, dovete tener conto che la variane Omicron viene rilevata con minor efficacia da questi dispositivi. Se continuate ad avere sintomi, contattate il vostro medico di famiglia.