“Spero che questa decisione possa portare beneficio anche a questo territorio martoriato. Ringrazio chi ha preso questa decisione che però mi rattrista: significa che ormai era diventata necessaria”. Con queste parole Don Maurizio Patriciello ha commentato la decisione di assegnargli una scorta.
Il sacerdote del Parco Verde di Caivano è stato oggetto di diverse minacce nelle scorse settimane da parte. In particolare, lo scorso 12 marzo, in occasione del suo compleanno, ignoti hanno fatto esplodere un ordigno davanti alla sua chiesa.
La notizia si è rapidamente diffusa durante la serata di giovedì 31 marzo, anche se il clima teso e concitato che si respira nei comuni a Nord di Napoli lasciava presagire che fosse necessario fornire un’adeguata tutela a Don Patriciello, malgrado quest’ultimo abbia più volte chiesto di farne a meno.
Una decisione che conferma la forte concentrazione di gruppi criminali nell’area Nord di Napoli, sempre più avvezzi alla violenza. Poche settimane fa, infatti, un provvedimento analogo è stato adottato per fornire tutela e protezione al comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, che sta avviando un’incessante attività a tappeto volta al ripristino della legalità. Nella fattispecie, il comandante Chiariello, ha disposto lo sgombero delle case popolari della “219” occupate abusivamente dagli elementi di spicco della malavita locale.
Un contesto, quello di Arzano, poco distante dal Parco Verde di Caivano, la piazza di spaccio più quotata della Campania, nella quale convergono gli interessi dei clan locali.