Il trucco permanente è ormai molto diffuso perché non solo permette di guadagnare tempo prezioso non dovendosi ritoccare il trucco in continuazione, ma permette anche di andare ad agire su eventuali piccoli inestetismi per correggerli. Inoltre, a differenza di un tatuaggio, non si tratta di un trattamento del tutto permanente poiché nel tempo tende a sbiadirsi e necessita dunque di periodici ritocchi. In questo modo, nell’eventualità in cui si dovesse cambiare idea basterà lasciare il tempo al trucco di sbiadire senza ritrovarsi con qualcosa di indelebile e definitivo. In merito a questo, le due tecniche più utilizzate per il trucco permanente (vedi foto)son il dermografo e il microblading, ma quale scegliere?
Dermografo e dermopigmentazione
Il dermografo è uno strumento elettrico molto simile a quello normalmente utilizzato dai tatuatori, con cartucce dotate di appositi aghi che permettono di portare il pigmento colorato nella congiunzione tra derma ed epidermide. Grazie a questo strumento è possibile dunque effettuare la dermopigmentazione, ovvero trucco permanente che può essere utilizzato per disegnare e trattare diversi elementi come ad esempio sopracciglia o eyeliner; per riempire o disegnare il contorno delle labbra; per coprire cicatrici o macchie di vitiligine; per infoltire il cuoio capelluto o ancora per ricostruire l’areola mammaria dopo un’importante operazione. I suoi utilizzi sono dunque vari e molteplici.
Tool e microblading
Nel microblading (vedi il nostro articolo chi può fare il microblading ), invece, viene utilizzato uno strumento manuale, chiamato appunto tool, molto simile a un bisturi sul quale vengono montati piccoli aghi che vanno a formare una lama. In questo modo, attraverso dei piccoli tagli è possibile depositare il pigmento di colore nella pelle. La tecnica del microblading, a differenza della precedente, non ha utilizzi particolarmente ampi poiché viene utilizzata principalmente per agire sulle sopracciglia con effetti estremamente precisi e naturali. Questa tecnica non è però adatta a tutti i tipi di pelle perché su pelli sensibili e particolarmente grasse tende a non dare risultati soddisfacenti.
Dermografo o microblading: quale scegliere?
Avendo dunque visto le differenze tra le due tecniche, è possibile dire che per ciò che riguarda il viso al di fuori delle sopracciglia, la tecnica migliore sia quella con l’utilizzo del dermografo. Quando invece parliamo di sopracciglia, entrambe le tecniche possono dare risultati molto soddisfacenti poiché entrambe, pur con metodi diversi, permettono di poter disegnare le sopracciglia pelo per pelo per un effetto molto naturale ed esteticamente piacevole.
In entrambe le tecniche, inoltre, vengono utilizzati pigmenti colorati naturali, riassorbibili e ipoallergenici. La scelta tra i due dipende dunque dalla propria tipologia di pelle e da ciò che viene consigliato dall’operatore esperto. In ogni caso si possono ottenere ottimi risultati con entrambe le tecniche se fatte da personale esperto e pratico. In più, in entrambi i casi, il colore verrà riassorbito con il tempo e quindi vi sarà bisogno di sedute di ritocco periodiche.
In altre parole, non vi sono particolari indicazioni sulla scelta di un trattamento rispetto all’altro per un trucco permanente delle sopracciglia, ma la cosa più importante è rivolgersi a un professionista che sappia indicare la tecnica migliore per un’ottima resa estetica e la totale sicurezza della persona.