A lavoro o perché si è soliti viaggiare all’estero, sono molte più di quanto si immagini le occasioni in cui disporre di una copia in inglese dei propri documenti può fare la differenza. Per molti versi, infatti, quella inglese è una lingua passe-par-tout: vuol dire che non c’è cliente con cui non si possa concludere un accordo se si hanno contratti di vendita scritti anche in inglese o scuola o università presso cui far riconoscere il proprio percorso di studi avendo con sé una versione in inglese del proprio curriculum, solo per fare due esempi. Ecco qualche suggerimento, allora, su come procurarsi delle buone traduzioni per i propri documenti, di qualunque natura essi siano.
Tre soluzioni, semplici ma efficaci, per tradurre in inglese i propri documenti
Se si ha una certa padronanza dell’inglese, un’idea potrebbe essere tradurre da soli i propri documenti. Naturalmente da strumenti come i traduttori online può venire un grande aiuto in questo caso, a patto certo di saper pulire i risultati ottenuti da una serie di automatismi che rendono imprecise – se non addirittura inutilizzabili – le traduzioni. È questa, soprattutto, una soluzione che può tornare utile in contesti più informali e quando non serve che il documento tradotto sia impeccabile o mantenga una certa ufficialità: si può tradurre da soli facendo affidamento sulle proprie conoscenze di inglese una circolare destinata alla divisione estera del proprio team, in termini più pratici, ma sarebbe sconsigliabile fare lo stesso con un contratto di vendita da somministrare a un cliente estero. Fare da sé rimane in ogni caso sconsigliato se tutto quello a cui si può fare appello sono le proprie reminiscenze scolastiche: l’inglese imparato a scuola è molto diverso da quello realmente parlato.
Nella maggior parte delle occasioni, insomma, la soluzione migliore per tradurre i propri documenti è rivolgersi a un traduttore professionista. Soprattutto se madrelingua non si limiterà a trasporre dall’italiano – o qualunque altra sia la lingua di partenza – all’inglese il testo ma si assicurerà che questo continui a mantenere il suo significato originario, e il suo valore quindi, anche una volta tradotto. Nonostante sia una lingua ormai molto diffusa, infatti, anche l’inglese ha particolari costruzioni della frase, modi di dire, espressioni, soprattutto gergali, che richiedono un vero e proprio adattamento dei testi.
È anche per questo che soprattutto quando si deve tradurre documenti in inglese come curriculum, lettere di presentazione, contratti ma anche cartelle mediche, atti giudiziari o documenti di riconoscimento sarebbe meglio rivolgersi a un’agenzia di traduzioni. Di diverso rispetto alla soluzione precedente è che a occuparsi del singolo progetto è, sì, un traduttore professionista madrelingua ma difficilmente lo fa da solo: più spesso è supportato da un intero team, soprattutto nelle fasi finali di correzione e revisione della traduzione. Più facile è, soprattutto, che sia un traduttore professionista specializzato nel tipo di traduzioni (legali, commerciali, eccetera) di cui si necessita: la maggior parte delle agenzie di traduzione assegnano, infatti, a ogni cliente un professionista dopo un’accurata fase di briefing in cui si stabilisce insieme che risultati si intendono ottenere (oltre a una serie di dettagli come tempi di consegna, prezzi, eccetera). Di buone agenzie di traduzioni specializzate in traduzioni in inglese ne esistono praticamente in ogni città d’Italia e molte lavorano per altro anche con clienti a distanza.