Il 2023 è iniziato nel segno di un duplice rincaro per gli automobilisti: non solo l’annunciato aumento della benzina, ma anche il pedaggio delle autostrade è destinato a lievitare.
Nella legge di Bilancio 2023 il governo Meloni ha deciso di non prorogare lo sconto sulle accise di benzina, gasolio e gpl; la misura era in vigore dallo scorso marzo quando fu introdotta dal decreto Ucraina bis.
Lo sconto negli ultimi mesi è stato più volte prorogato, ma adesso il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso prima di dimezzare il taglio da 30,5 centesimi a 18,3 centesimi a litro, per poi cancellare definitivamente la misura a partire dal primo gennaio.
Per il Codacons l’aumento dei carburanti comporterà per gli automobilisti italiani una spesa maggiore di 9,15 euro per quanto riguarda il pieno, mentre complessivamente il rincaro peserà per 219,6 euro in più su base annua.
Le ultime notizie parlano del prezzo della benzina che in alcune zone dell’Italia è tornato a sfiorare i 2 euro al litro, dopo i livelli minimi che sono stati registrati nell’ultima parte del 2022.
Anche il 50% della rete autostradale ha subito un aumento.
Si tratta dell’annuale aggiornamento delle tariffe, con i costi dei pedaggi autostradali che dal 2018 sono rimasti bloccati in Italia a seguito del crollo del ponte Morandi.
Con una nota il ministero dei Trasporti ha reso noto che i pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia dal primo gennaio aumenteranno del 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023.