• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
venerdì, 31 Ottobre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Ponticelli: ecco come i De Luca Bossa reagirono al sequestro dell’arsenali di armi che custodivano nel Lotto O

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
23 Gennaio, 2023
in Cronaca, In evidenza
0
Ponticelli: ecco come i De Luca Bossa reagirono al sequestro dell’arsenali di armi che custodivano nel Lotto O
Share on FacebookShare on Twitter

Nel corso della mattinata del 9 agosto 2022, i poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato di Ponticelli, durante un sopralluogo finalizzato alla ricerca di motocicli utilizzati per alcune rapine avvenute nel quartiere, mentre ispezionavano gli androni di alcuni palazzi in Viale delle Metamorfosi e via dei Mosaici, nel rione Lotto O, fortino dei De Luca Bossa, individuarono e sequestrarono l’arsenale di armi del clan.

ADVERTISEMENT

Durante l’ispezione del palazzo di Via dei Mosaici dove viveva Alessandro Ferlotti, perno portante del clan De Luca Bossa, l’attenzione dei poliziotti fu attirata da una sequenza di frecce disegnate sulla parete, a circa un metro dal pavimento. Seguendo quelle indicazioni furono condotti in uno spazio ristretto dove era presente una scritta “Vutt ca capa aint buccino” diretta ad un pannello bianco presente sulla parete fissato in modo rude con chiodi e viti. Dopo aver provveduto a rimuovere il pannello, i poliziotti si trovarono al cospetto di un grosso foro rettangolare sulla parete che dava accesso all’intercapedine del muro e proprio in quello spazio vuoto trovarono “il tesoro del clan”: vari zaini all’interno dei quali erano custodite armi, munizioni e stupefacente.

Nella fattispecie, i poliziotti sequestrarono:
– una pistola semiautomatica marca Beretta modello 92FS calibro 9 mm di colore nero con matricola abrasa e con serbatoio inserito contenente sette cartucce calibro 9 mm;
– una pistola revolver marca Mondial distinta con matricola nr. A07435 di colore nero con manico in legno e contenete otto cartucce calibro 6 mm;
– una pistola revolver marca Magnum. cal. 380 9 mm di colore argento priva di tappo rosso e di munizionamento;
– una pistola revolver marca Smith & Wesson distinta con matricola nr. N247326 cal. 357 di colore nero con i manici in legno e contenete cinque cartucce;
– quarantasei cartucce calibro 9 mm. riportante la scritta sul fondello G.F.L.9×21;
– otto cartucce di vario tipo;
– quarantatré cartucce di vario tipo:
– cinquanta cartucce calibro 9 mm. riportante la scritta sul fondello S&B 9×19 contenute all’interno di scatola per munizionamento di colore bianco avente scritta “9xl9 NATO lotto 21 17”;
– ventiquattro cartucce di vario tipo;
– sostanza stupefacente e svariato materiale per il confezionamento;
– una busta di cellophane trasparente aperta contenente materiale vegetale essiccato di colore verde costituito da foglie e infiorescenze del peso lordo di grammi 277,32;
– dieci stecche dì sostanza solida di colore marrone avvolte singolarmente in cellophane trasparente del peso lordo complessivo di grammi 28.20;
– un bilancino marca Driwej di colore grigio munito di relativa batteria delle dimensioni di 7×4 cm;
– tre bustine in plastica trasparente contenenti all’interno bustine da confezionamento anch’esse trasparenti con chiusura a zip dalle dimensioni di 30 x 40 mm.

Seppure contestualmente al ritrovamento dell’arsenale i poliziotti non potettero fare altro che attribuire ad ignoti la proprietà delle armi rinvenute, le intercettazioni hanno ricoperto un ruolo cruciale nello stabilire con assoluta certezza che fossero a disposizione del clan De Luca Bossa e che “i custodi” di tali armi erano Alessandro Ferlotti e Ciro Flauto. Un dato di fatto che trapela fin dagli attimi successivi al sequestro e confermato nel corso di molteplici conversazioni che sottolineano il malcontento di Ferlotti prima e degli altri affiliati poi rispetto al fatto che Ciro Flauto non abbia provveduto, nonostante i ripetuti solleciti, a spostarle in altro luogo, considerato che quello prescelto si trovava nel palazzo in cui abitava di Ferlotti.
Nel coro di voci che solleva vivo disappunto per il mancato tempestivo intervento di Flauto, spicca anche quella di Annamaria Amitrano, alias “bambola di pezza”, l’unica donna coinvolta nella vicenda e che non solo sottolinea di aver suggerito più volte di cambiare il nascondiglio, ma è anche tra le persone più attive nel ricercare nuove armi utili a rifocillare il depauperato arsenale in un momento cruciale come quello in cui la faida con i De Micco era in pieno corso. Motivo per il quale, all’indomani del sequestro, riportato dai principali quotidiani locali nazionali, dato l’ingente quantitativo di armi rinvenute, tutti gli affiliati al clan De Luca Bossa manifestano viva preoccupazione, ritenendo che gli avversari potessero approfittare di quel momento di difficoltà che oggettivamente rendeva difficile una controffensiva da parte dei rivali a corto di armi.

Conversazioni dalle quali trapela il rammarico condiviso da tutti i sodali, così come tutti partecipano attivamente alla ricerca di nuove armi.
Inoltre, in più di un’occasione, soprattutto Christian Marfella, ribadisce che Flauto deve versare duemila euro, ovvero la percentuale di denaro più consistente da reinvestire nell’acquisto di nuove armi, a riprova del fatto che il sequestro viene attribuito ad una sua leggerezza.

Non appena viene segnalata la presenza dei poliziotti nel palazzo in cui vive, Alessandro Ferlotti inizia freneticamente a
telefonare tutti i soggetti coinvolti per informarli dell’accaduto. Quando contatta la compagna, probabilmente consapevole di essere intercettato, cerca di sbugiardare l’ipotesi del suo diretto coinvolgimento, ipotizzando che si sia trattato di un piano ordito ad arte da qualcuno per incastrarlo, nascondendo delle armi nell’edificio in cui abita.

“Ma tu hai capito che cattiveria nu hanno fatto?…Eh, hanno nascosto certe cose dentro al palazzo mio, ma com‘è, sapete che io tengo i precedenti, tengo tutti sti macelli, vi mettete a nas…chissà chi cornuto si è messo a nascondere”.

Una volta appurato che il clan sia rimasto a corto delle armi necessarie per sostenere la faida in corso è proprio Ferlotti, insieme a Marfella, il primo ad attivarsi per reperirne delle nuove. Christian Marfella gli chiede di rintracciare un ragazzo di Ercolano, ma Ferlotti risponde che non ha più il numero perché ha dovuto disfarsi del telefono precedente, mentre “bambola di pezza” contatta un certo Domenico.

Diverse conversazioni concorrono a ribadire la serrata attività di ricerche che vede coinvolti diversi affiliati al clan, intenzionati a reperire rapidamente delle armi che vengono indicate con il termine “motorini” proprio per depistare gli inquirenti, sicuri del fatto che i loro dialoghi siano intercettati.

ADVERTISEMENT
Prec.

Camorra Ponticelli, dal pentimento alla misteriosa morte in carcere: chi è Raffaele Romano, cognato del “cinese”di Barra

Succ.

Bourelly: ambulanze fuori legge, ampliare i controlli

Può interessarti

Caso Boccia-Sangiuliano: la sintesi della storia che ha portato alle dimissioni del Ministro della Cultura
Cronaca

Carabinieri nella redazione di Anteprima24: sequestro preventivo dopo denuncia di Sangiuliano e della moglie

30 Ottobre, 2025
Riforma della giustizia: via libera del Senato alla separazione delle carriere, ecco cosa cambia
In evidenza

Riforma della giustizia: via libera del Senato alla separazione delle carriere, ecco cosa cambia

30 Ottobre, 2025
Paura nel rione Gescal di Nola: incendio in un appartamento al piano terra
Cronaca

Paura nel rione Gescal di Nola: incendio in un appartamento al piano terra

30 Ottobre, 2025
Cronaca

Spreco da 5,7 milioni alla SMA Campania: in sette a giudizio per acquisti online, Spotify e fatture doppie

30 Ottobre, 2025
Cercola: studenti, droga e armi. Controlli dei Carabinieri nelle scuole e un arresto a Ponticelli
Cronaca

Cercola: studenti, droga e armi. Controlli dei Carabinieri nelle scuole e un arresto a Ponticelli

30 Ottobre, 2025
Ponticelli, controlli a tappeto dei carabinieri: sanzioni e denunce
Cronaca

Ponticelli, controlli a tappeto dei carabinieri: sanzioni e denunce

30 Ottobre, 2025
Succ.
Bourelly: ambulanze fuori legge, ampliare i controlli

Bourelly: ambulanze fuori legge, ampliare i controlli

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Caso Boccia-Sangiuliano: la sintesi della storia che ha portato alle dimissioni del Ministro della Cultura

Carabinieri nella redazione di Anteprima24: sequestro preventivo dopo denuncia di Sangiuliano e della moglie

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Polizia Giudiziaria di Roma si sono presentati presso la redazione di Benevento del quotidiano online Anteprima24,...

Spalletti e l’addio al Napoli: «Lascio per mia figlia, ha bisogno di me»

Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

La Juventus ha scelto Luciano Spalletti come nuovo allenatore dopo l’esonero di Igor Tudor, dovuto a una serie negativa di...

Maltempo in arrivo per la festa: allerta in Campania per la “tempesta di Halloween”

Maltempo in arrivo per la festa: allerta in Campania per la “tempesta di Halloween”

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

La regione Campania si prepara a un peggioramento significativo delle condizioni meteo in concomitanza con la notte di Halloween: è...

Tecnologia delle macchinette nei giochi d’azzardo nell’arte e nella cultura napoletana moderna 

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

Nel centro di Napoli, si potrebbe dire che la tecnologia delle macchinette da gioco d’azzardo abbia preso una piega curiosamente nuova, sfociando quasi nel simbolico. A pensarci, questeapparecchiature hanno stravolto in parte lo scenario cittadino, finendo per modificare anche il modo in cui si vive la notte, mescolando qualcosa di tradizionale e, insieme, molto moderno. I dati – almenoquelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il 2023 – parlano di un’espansione notevole: più di 23.000 terminali attivi tra VLT e versioni classiche, solo in Campania.   Non...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?