Finisce 1- in casa dell’Udinese e il Napoli è campione d’Italia a cinque giornate dal termine. Gli azzurri conquistano il punto necessario per conquistare la matematica certezza della conquista del terzo scudetto della storia del club partenopeo.
Al gol di Lovric nel primo tempo ha risposto ad inizio ripresa Victor Osimhen.
Il gol del pareggio che ha significato la matematica certezza della vittoria dello scudetto e la festa dei tifosi napoletani.
Si sono verificati scontri in campo quando alcune decine di tifosi dell’Udinese sono scesi in campo dove era in corso una pacifica invasione da parte dei tifosi del Napoli. Dopo qualche scaramuccia con i supporter azzurri che si sono ritirati e l’azione delle forze dell’ordine, la situazione è tornata lentamente alla normalità.
Il momento è arrivato, il Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia in uno stadio quasi interamente colorato d’azzurro. Il Napoli è dovuto arrivare fino a Udine per mettere il sigillo ad una stagione mirabolante, straordinaria, conquistando contro l’Udinese, e non senza fatica, il punto decisivo, a cinque giornate dal termine. La rete a inizio ripresa di Osimhen – e chi se no? – ha annullato quella nel primo tempo di Lovric e ha messo fine alla spasmodica attesa per l’inizio delle celebrazioni e dal Nord Est alla Campania, ma anche in tutta l’Italia dove c’è un cuore azzurro. Il fischio finale ha aperto il sipario su una notte indimenticabile, che sarà comunque il prologo di un programma di festeggiamenti che culminerà il 4 giugno, con l’ultima giornata di campionato. Dopo aver mancato il match point domenica scorsa contro la Salernitana, che avrebbe regalato alla squadra di Luciano Spalletti il primato assoluto di laurearsi campione con sei giornate d’anticipo, il Napoli ha rischiato anche alla Dacia Arena di dover rimandare ancora l’appuntamento con lo storico traguardo che si è costruito con una stagione eccezionale per qualità del gioco, continuità e furore agonistico, che non poteva non lasciare qualche strascico.