Amalfi è uno dei luoghi più suggestivi della Campania, nonchè gettonatissima meta campana che ogni anno richiama l’attenzione di vacanzieri e visitatori provenienti da tutto il mondo.
A questo posto incantevole è legata la figura del semidio Ercole, che già spesso è citato nella Costiera Amalfitana al punto da ricordarlo nella caratteristica Erchie, luogo che prende proprio il nome dell’eroe mitologico.
Si parla dunque di un amore. Un amore insolito, frutto dell’incontro tra un semidio e una ninfa. Per quanto siano frequenti per le divinità storie del genere, così simili a quelle degli umani per certi versi, è da riconoscere che non si vivono tutti i giorni vicende così speciali.
Il volere degli Dei è talvolta strano. Spesso contorto nelle proprie intenzioni. E questo territorio che poi è divenuto una delle Repubbliche Marinare probabilmente non avrebbe avuto lo stesso destino se a metterci lo zampino non fosse stato proprio l’intervento divino.
Amalfi era una splendida ninfa, e in quanto tale non passò inosservata. Lo sguardo di Ercole la scelse come sua amante e fu perdutamente innamorato di lei in un attimo. La ninfa ha ricambiato l’amore per il figlio di Zeus e si unì ad egli dando inizio a quella che era una travolgente storia d’amore.
Purtroppo come spesso accade qualcosa andò storto. La dolcissima Amalfi improvvisamente morì.
Inconsolabile Ercole decise che la sua amata Amalfi non poteva svanire nel nulla. Avrebbe scelto con cura una sepoltura degna di lei e degna del suo amore per ricordarlo per sempre. Così scelse questo paradiso italiano, incantato dai suoi odori, dal fondersi delle rocce col mare.
Questo è il posto giusto per lasciar dormire in eterno una ninfa.
Un ultimo gesto eroico decise di compiere in onore di Amalfi. Superò il Drago, custode del Giardino delle Esperidi, il giardino degli Dei ricco di fiori e frutti dai profumi estasiatici. Prese alcuni alberi di limoni, i più buoni che ci fossero e li pose su questo angolo di Campania, dove era seppellita l’amata. Da Allora quel luogo dai profumatissimi limoni e dagli aromi pungenti è chiamato col nome della ninfa che tanto aveva amato Ercole e che tanto con la sua assenza aveva provocato in lui implacabile sofferenza… Amalfi.