Un prete è stato arrestato dai carabinieri di Genova con l’accusa di violenza sessuale su minorenne, prostituzione minorile e tentata violenza aggravata. Dalle indagini sarebbe emerso che la vittima era un ragazzino che faceva il chierichetto e dopo gli abusi sessuali avrebbe ricevuto diversi regali: ricariche postapay, videogiochi abiti griffati.
Il sacerdote, secondo quanto riportato da alcuni media locali, avrebbe anche tentato di baciare due giovani, dopo avere regalato loro una sigaretta elettronica.
Agli arresti domiciliari in una comunità del levante genovese è finito padre Andrea Melis, sessant’anni, originario di Cagliari ma da anni trapiantato in Liguria. La Curia lo ha sospeso dopo che nei giorni scorsi era stato perquisito l’alloggio dove viveva.
Appartenente all’Ordine dei Padri Scolopi, era direttore della Scuola elementare e della Fondazione Assarotti nel capoluogo ligure, in salita San Bartolomeo degli Armeni; ed era presidente di Fidae Liguria (Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie) oltre che parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Finale Ligure in provincia di Savona.
La misura cautelare è scattata solo per il primo reato, gli abusi reiterati ai danni di un dodicenne. Sulle altre due accuse a carico del religioso, il gip ha in sostanza rimandato la valutazione a ulteriori sviluppi investigativi. Nella sua abitazione gli investigatori hanno sequestrato farmaci per la stimolazione sessuale ma anche capi di abbigliamento griffati e una fornitura di sigarette elettroniche.