Un ristorante vegano ha chiuso i battenti in seguito alla decisione dei titolari di vietare l’ingresso ai bambini al di sotto dei cinque anni, scelta che ha causato loro non pochi grattacapi: alcuni clienti sono arrivati persino alle minacce di morte, e così la coppia, spaventata dalla reazione, ha deciso di abbassare la saracinesca.
E’ accaduto nella città di Indianapolis, negli Stati Uniti, ma la notizia è stata riportata dai quotidiani di tutto il mondo e si è rapidamente diffusa sui social alimentando un acceso dibattito.
Il problema, secondo i ristoratori, era la maleducazione dei genitori: sembra che fin troppi clienti avessero il brutto vizio di cambiare i pannolini direttamente sul tavolo, un’abitudine sicuramente da condannare. Ma la coppia non si è limitata a questo: si è lamentata anche delle mamme che allattavano al seno al tavolo, tutt’altra faccenda che meriterebbe invece una discussione più approfondita (del diritto di allattare in pubblico, soprattutto negli esercizi commerciali, bisognerebbe parlarne sempre di più).
«Io e Gary abbiamo investito i nostri risparmi di una vita e la nostra salute per realizzare una missione più grande di noi. Combattere il cambiamento climatico attraverso il cibo» scriveva la proprietaria in un post sulle pagine social del locale, aggiungendo «purtroppo dobbiamo vietare l’accesso a bambini e neonati, chiunque sia al di sotto dei cinque anni, dobbiamo farlo per mantenere i nostri standard sanitari». E ancora: «Non arrabbiatevi con noi, ma con chi è venuto e ha lasciato i pannolini sporchi sul tavolo, con chi ha scoperto il seno in pubblico per allattare il bambino. Non è questa l’esperienza Plantastic Indy che vogliamo per il resto dei nostri clienti».
La risposta dei genitori è stata immediata, la proprietaria ha cancellato il post, ha girato un video in cui cercava di spiegare che non era contraria all’allattamento al seno, ma alla mancanza di igiene. Il video di chiarimento aveva raccolto ancora più reazioni brutali da parte del pubblico, arrivando anche a commenti razzisti, scaturiti dalle origini dominicane della donna e minacce di morte. Infine, ha eliminato anche quello e deciso di chiudere il ristorante, appena cinque mesi dopo l’apertura. La comunicazione della chiusura è arrivata sempre tramite social: «Abbiamo aperto Plantastic Indy per amore e devozione, ma sembra che il potere dell’odio sia più forte di quello dell’amore». Il ristorante sta provando a rimanere in piedi solo con funzione d’asporto, ma i commenti dei consumatori non si fermano.