Si è svolta nel corso della mattina di venerdì 15 dicembre, al liceo scientifico “Salvatore Di Giacomo” di San Sebastiano al Vesuvio, la cerimonia inaugurale del murales dedicato a Paolino Avella, lo studente 17enne che perse la vita nel tentativo di sfuggire ai rapinatori che intendevano rubargli lo scooter all’uscita di scuola, il 5 aprile del 2003.
Una cerimonia che giunge al termine di un anno particolarmente ricco di iniziative dedicate allo studente del liceo vesuviano, volute per celebrare il ventennale della morte onorandone il ricordo e la memoria, soprattutto per sensibilizzare gli studenti di oggi, affinchè Paolino non sia dimenticato.
Proprio gli studenti del liceo “Di Giacomo” sono stati protagonisti indiscussi della giornata all’insegna dello sport e della cultura andata in scena lo scorso 5 aprile, giorno in cui ricorreva il 20esimo anniversario della morte di Paolino Avella al quale è intitolata la tendostruttura che non a caso si trova accanto alla parete sulla quale è stata realizzata l’imponente opera di street art. Un’iniziativa nata da una proposta della dirigente scolastica del liceo, Fabrizia Landolfi, e immediatamente accolta con grande entusiasmo dall’avvocato Alfredo Avella, papà di Paolino e presidente della Onlus intitolata a suo figlio.
Prima della benedizione dell’imponente murales, affidata a Padre Enzo Cozzolino, parroco di San Sebastiano al Vesuvio, seguita dall’esibizione della fanfara dei carabinieri, nell’auditorium dell’istituto ha avuto luogo un momento di confronto e riflessione nel corso del quale si sono susseguiti gli interventi di diversi illustri ospiti che hanno aderito all’iniziativa, introdotti dalla prof. Faustoferri, mentre una delegazione di studenti ha letto alcuni brani tratti dai libri che ricostruiscono la storia di Paolino Avella: “C’è ancora tempo” di Paolo Miggiano e “Paolino Avella-Il ragno” di Luciana Esposito.
Prima di raggiungere il cortile del liceo per assistere alla cerimonia inaugurale del murales esterno, ospiti e studenti si sono recati all’esterno dell’aula che all’epoca dei fatti ospitava la III D, la classe di Paolino, per ammirare l’opera ispirata al compianto studente del liceo realizzata da alcuni alunni, guidati dalla professoressa Ferrara.
Il 2023, l’anno del ventennale della morte di Paolino Avella, si conclude così nel segno del ricordo e della memoria, concetti assai cari all’avvocato Avella che ha vissuto i vent’anni trascorsi dal giorno della tragica morte del suo primogenito promuovendo questi valori, soprattutto tra i giovani studenti di quello che resterà in eterno il liceo di suo figlio.
Un impegno che verrà rilanciato anche nel corso del 2024, tant’è vero che docenti e studenti stanno già lavorando alle iniziative da mettere in campo nei prossimi mesi.