Prima indagato e poi processato per aver chiesto tremila euro a una paziente oncologica affetta da un carcinoma alla mammella che voleva essere operata da lui, soldi che la donna avrebbe dovuto corrispondere anche se l’operazione fosse stata eseguita “in regime di Ssn”, Servizio Sanitario Nazionale, ossia la sanità pubblica. Equivale a dire “pagamento del ticket”. La Libera Professione, invece, individua i medici che esercitano la propria professione a pagamento. In tal caso il pagamento della prestazione è a totale carico del cittadino. La vicenda risale ad ottobre del 2018.
Il Tribunale di Napoli ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione il medico Renato Thomas, all’epoca dei fatti (ottobre 2018) dirigente della Clinica Mediterranea di Napoli, ritenuto dai giudici della terza sezione penale colpevole di concussione.
Il medico è stato anche condannato al risarcimento dei danni in favore della Clinica Mediterranea (da liquidarsi in separata sede) e interdetto dai pubblici uffici per cinque anni.
Al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore Henry John Woodcock aveva chiesto per l’imputato una condanna a 4 anni e 8 mesi.