Torna nell’occhio del ciclone la titoker napoletana Rita De Crescenzo che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita degli assistenti sociali che le hanno portato via il figlio Francesco. Il minore è stato trasferito in una casa famiglia a Battipaglia. La decisione è scaturita tenendo conto di una serie di elementi: l’assenteismo scolastico del figlio della nota tiktoker che nel corso dell’anno scolastico volto al termine avrebbe collezionato una sfilza di assenze. I problemi giudiziari della De Crescenzo, oltre a quelli di salute, che in più di un’occasione l’hanno portata a fare uno di psicofarmaci.
Ad annunciare l’allontanamento forzato del figlio, la stessa tiktoker nel corso di un video pubblicato sui suoi profili social: “Mio figlio sta in mano ai servizi sociali perché non andava a scuola e pure perché io tempo fa ho fatto delle pazzarie. – ha affermato la De Crescenzo – Ho sottovalutato la situazione. Ho torto. Ho torto assai. Sta a Battipaglia. Ci siamo sentiti, sta bene. Lunedì parleremo con gli avvocati”.
Rita De Crescenzo ha 44 anni, vive a Pallonetto di Santa Lucia a Napoli, a ridosso di Piazza del Plebiscito, e da due anni è diventata un’autentica icona dei social network, popolarissima soprattutto su tiktok. Le sue canzoni contano milioni di visualizzazioni su Youtube e le esibizioni della tiktoker sono richiestissime anche alle cerimonie e agli eventi. La De Crescenzo, di recente, è stata chiamata ad esibirsi anche ben oltre i confini della Campania.
Figura chiacchierata e controversa, la De Crescenzo si è fatta promotrice di un modello comunicativo demenziale e sgammaticato che erge ad icone ed idoli personaggi grotteschi. Un trend che è stato oggetto di critiche e polemiche in più occasioni, in quanto capace di ergere a star del web soggetti pregiudicati con un passato discutibile, proprio come la popolare tiktoker. La stessa De Crescenzo, in un video, raccontò di recente ai followers i suoi guai con la giustizia: “Sono stata arrestata con l’accusa di spaccio di droga ma ne sono uscita assolta. Parlavo al telefono con le mie amiche, che ora si trovano in carcere. Io le chiamavo e chiedevo loro di restituirmi i vestiti. Non posso far nomi. Quelle realmente colpevoli sono tutt’ora in carcere. La gente del mio quartiere lo sa. Nessuno mi ha difeso. Nessuno ha detto che io non ho mai spacciato, che in quella situazione non c’entravo”.
In un altro video, la donna ha raccontato che nel periodo in cui faceva abuso di psicofarmaci ed altre sostanze non meglio specificate, bramava di suicidarsi e di “portare suo figlio Checco con sè”.
Nelle ultime ore, la tiktoker sta aggiornando costantemente i suoi followers attraverso i social. Ha prima chiesto di organizzare una manifestazione per chiedere alle autorità di restituirgli suo figlio. E’ di poche ore fa un altro video in cui la donna, disperata, spiega che nella casa famiglia in cui si trova, il figlio potrebbe disporre del telefono cellulare solo per poche ore al giorno.