Napoli replica all’ignoranza sviscerata attraverso i cori razzisti rivolti al difensore azzurro Kalidou Koulibaly nel corso del match infrasettimanale andato in scena all’Olimpico lo scorso mercoledì, portando sugli spalti uno dei messaggi più genuini mai esibiti nella storia del tifo sportivo.
Migliaia di maschere raffiguranti il difensore del Napoli Koulibaly sono state distribuite allo stadio San Paolo dai tifosi azzurri prima della partita contro il Carpi, quale segno concreto di solidarietà al calciatore franco-senegalese.
“Siamo tutti Koulibaly“ è l’iniziativa nata sul web all’indomani degli incresciosi fatti di Roma e subito accolta dai cuori azzurri che anche oggi gremivano gli spalti del “tempio di Fuorigrotta” e che hanno indossato o comunque esibito la maschera che ritraeva il volto del calciatore di colore all’ingresso delle squadre in campo, regalando un colpo d’occhio dall’alto impatto emotivo.
Un’immagine che non farà notizia, seppure abbia scritto una delle pagine più edificanti in relazione alle condotte adottate dai tifosi sugli spalti, replicando agli insulti con un atto di solidarietà civile e concreto, inoffensivo ed altamente educativo.
Un’immagine che ricorda la forza di questo popolo, capace di fare quadrato intorno alle avversità per superarle e perfino sbeffeggiarle, riscoprendo quel tacito e complice senso d’appartenenza che costituisce, da sempre, l’elemento distintivo dell’indole partenopea.
Quanto sarebbe bello vedere i napoletani difendere il loro senso d’appartenenza, esibendo il medesimo e vibrante desiderio di difendersi, estendendo tale convinta veemenza anche ad altre problematiche…