Il Gup presso il tribunale di Catanzaro ha accolto la richiesta di costituzione parte civile della Federazione nazionale della Stampa italiana nell’ambito del procedimento a carico dei presunti aggressori della giornalista Rai Angela Caponnetto, inseguita e minacciata con la sua troupe il 16 maggio 2017 a Isola Capo Rizzuto mentre si trovava in Calabria per seguire gli sviluppi dell’inchiesta ‘Johnny’ della Dda di Catanzaro. Il giudice ha riconosciuto la legittimazione processuale della FNSI anche in rappresentanza dell’Usigrai, organismo sindacale di base del giornalisti del servizio pubblico. Il pm ha chiesto la modifica del capo di imputazione per minaccia, contestando agli imputati una ipotesi di reato ancor più grave quale la violenza privata con metodo mafioso, in quanto la condotta delittuosa era volta, secondo la procura, a impedire ai giornalisti di esercitare liberamente il diritto di cronaca. Il Gup di Catanzaro scioglierà la riserva in ordine alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Dda di Catanzaro il prossimo 9 aprile.
Il 16 maggio 2017, Angela Caponnetto e l’operatore, impegnati nel racconto di quanto stava accadendo a Isola Capo Rizzuto dopo i 68 fermi collegati all’inchiesta sulla gestione del Cara che vede coinvolti anche il governatore delle Misericordie Leonardo Sacco e don Edoardo Scordio, sono stati vittime di una aggressione verbale con minacce di morte da parte di due uomini usciti dalla canonica della chiesa di Maria Assunta.
«Il sindacato dei giornalisti – commentano Federazione nazionale della Stampa italiana, Sindacato Giornalisti della Calabria e Usigrai – è al fianco della collega Angela Caponnetto, colpita per il solo fatto di aver svolto con rigore e passione il proprio dovere al servizio dei cittadini. In questa, come già in altre occasioni, al fianco della FNSI, assistita dall’avvocato Giulio Vasaturo, che ringraziamo per il suo impegno per la categoria, ci sarà anche il Sindacato Giornalisti della Calabria».
Si definisce una “siciliana cittadina del mondo”, Angela Caponnetto. Giornalista di Rainews24, si occupa da tempo dei flussi migratori che interessano il Mediterraneo. È autrice di numerosi reportage dall’estero: ha seguito i migranti “a casa loro”, tra Senegal e Gambia, realizzando un diario di viaggio a puntate per Articolo21.
Ma ha anche documentato ciò che succede durante la traversata del Mediterraneo, a bordo delle navi delle ONG, e gli sbarchi a Lampedusa. Ha parlato delle mafie che lucrano sulla pelle dei migranti, in Italia: proprio per aver raccontato le infiltrazioni mafiose nella gestione del CARA (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Isola Capo Rizzuto (CT) è stata aggredita e minacciata di morte insieme ad alcuni colleghi.