• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
giovedì, 8 Giugno, 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Michele Liguori: un eroe d’altri tempi, catapultato nell’era contemporanea

Luciana Esposito di Luciana Esposito
13 Dicembre, 2014
in In evidenza, News
0
Michele Liguori: un eroe d’altri tempi, catapultato nell’era contemporanea
Share on FacebookShare on Twitter

terradeifuochi-thumb-500x281-24264Michele Liguori è un eroe d’altri tempi, catapultato nell’era contemporanea.

ADVERTISEMENT

Un uomo comune che ha scelto di morire da eroe, nella terra di nessuno, pur di osteggiare l’insulso operato dei “signori dei veleni”.

Michele non era un generale, non era un graduato di qualche ragguardevole Corpo dello Stato, bardato di medaglie e stellette, ma un semplice maresciallo della polizia municipale, armato dall’unica e nobile arma necessaria per intraprendere un cammino impervio come quello che ha contraddistinto, ma anche contaminato la sua vita: il coraggio.

Michele ha sacrificato la sua vita per dare la caccia ai “signori dei veleni” che hanno intossicato la sua città, Acerra.

Prima ancora che lo slogan della “Terra dei fuochi” facesse breccia nell’opinione pubblica, diventando oggetto di talk-show, manifestazioni e spot pubblicitari gratuiti per i vip.

Prima della “denuncia ad effetto” del best seller “Gomorra” ad opera del “martire” Roberto Saviano e che il pentito Carmine Schiavone e le sue rivelazioni, raccapriccianti e particolareggiate, smascherassero ufficialmente il turpe volto delle ecomafie.

Michele era un “cacciatore solitario” ed andava a scrutare le campagne brulle e i terreni invasi dalle sterpaglie e le discariche camuffate per segnalare, indagare, sequestrare, arrestare. Conosceva ogni centimetro quadrato dell’area contornata da quei righi tossici che come un minaccioso velo di morte avvolgeva la carcassa della sua terra e il destino dei suoi abitanti. Se ne andava a fare i sopralluoghi, giorno e notte, con la moglie e il figlio per non destare sospetti. Lo attendevano in auto, spesso. E ancor più spesso lo accompagnavano nelle passeggiate a piedi nelle terre di nessuno dove gli imprenditori collusi con la camorra hanno riversato migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, approfittando di un sistema di controlli sostanzialmente inesistente.

Le sue operazioni non erano frutto di un lavoro di squadra, ma del suo unico e solo caparbio intuito. Lasciava che la politica si prendesse i meriti del suo lavoro, senza mai avanzare pretese, senza mai cercare di collocarsi al centro delle luci dei riflettori. Michele faceva solo il suo lavoro, non pretendeva applausi né ovazioni.

Senza sosta, senza limiti né remore o timori, Michele si è battuto come il più impavido degli eroi comuni per osteggiare quel cruento destino che assumeva le beffarde ed intimidatorie fattezze di una “condanna a morte”.

Le atrocità insite in quella disseminazione di tossicità ed inquinamento, Michele non le ha solo guardate negli occhi, le ha conosciute a sue spese, sulla sua stessa pelle, fino a rimanerne irrimediabilmente infettato.

Nel maggio del 2013, gli vengono diagnosticati due tumori.

Le analisi del sangue rivelano che nelle vene di Michele, miscelate al sangue, scorrevano le stesse sostanze che hanno assassinato i Regi Lagni e le colture di Acerra, contagiando pastori e contadini, impiegati e bambini, animali e macellai.

Grottareale, Pantano, Seminario, Frassitelli, Pietrabianca sono i nomi delle località battute e rastrellate da Michele.

Lastre di eternit, materiali bituminosi, scarti di lavorazione industriale ed edile: questo è quanto rinvenuto nelle viscere di quei luoghi, grazie all’operato di Michele.

Un giorno, mentre perlustrava un terreno di proprietà della Regione Campania, scoperchiò uno sconveniente vaso di Pandora: lì, le ecomafie, avevano sotterrato metri e metri cubi di plastica, gomma, residui di metalli ferrosi.

“Un passo falso” che crea imbarazzi e “problemi” ai piani alti. E non solo. Una notte, i suoi cani furono avvelenati. Doveva essere un segnale intimidatorio, uno di quelli che, secondo il codice d’Onore del Sistema, va attuato per imprimere paura. Invece, Michele ne ricavò ancor più rabbiosa e convinta determinazione.

Improvvisamente ed inspiegabilmente, però, venne trasferito a fare il piantone nel Castello Baronale, per un paio di anni.

Quando gli fu concesso di riprendere la sua battaglia contro “i signori dei veleni”, si mise nuovamente a fiutare le tracce lasciate dagli avvelenatori, ma, intanto, il veleno s’era insinuato nei polmoni e negli organi vitali. Anche quando, all’età di59 anni, ha scoperto di essere condannato a morte certa, non ha deposto le armi. O meglio, l’arma, quell’unica e sola arma che ha scandito la sua ammirevole battaglia: il coraggio.

Cercava soprattutto i ragazzi, i più giovani, instancabilmente.

Per insegnare loro l’importanza di difendere la propria terra.

“Quella che aveva ereditato dai suoi genitori e che si vergognava di lasciare, così com’era, stuprata e moribonda, a suo figlio.”

Così Michele parlava ai giovani.

Per mantenere vivo, il suo nome, il suo esempio e soprattutto gli insegnamenti, etici e morali, che Michele Liguori, un eroe d’altri tempi, catapultato nell’era contemporanea, ci ha lasciato in eredità, la scuola statale secondaria di primo grado, a indirizzo musicale, “Ferrajolo-Capasso” e il Comune gli intitoleranno l’auditorium.

La cerimonia d’inaugurazione si terrà lunedì, 15 dicembre 2014 in via Madonnelle, alle ore 16.30, a un anno circa di distanza dalla scomparsa di un uomo comune morto da eroe.

 

Tags: acerracampaniacarmine schiavoneecomafieFrassitelligomorraGrottarealemaresciallomichele loguorinapoliPantanoPietrabiancapolizia municipalerifiuti tossiciroberto savianoscuola statale ferrajolo capassoSeminarioterra dei fuochi
ADVERTISEMENT
Prec.

“Il cuore dentro alla scarpe per correre più veloce del vento”

Succ.

Tradita dal DNA, arrestata la “Nikita di Salerno”

Può interessarti

Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio
Cronaca

Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio

7 Giugno, 2023
Camorra Ponticelli: tutti i retroscena dell’omicidio del boss dei Barbudos Raffaele Cepparulo
Cronaca

Ponticelli: ecco come l’omicidio Cepparulo sancì la nascita dell’alleanza tra i clan di Napoli est

7 Giugno, 2023
“Campania Wine”: 11 e 12 giugno evento a Napoli
News

“Campania Wine”: 11 e 12 giugno evento a Napoli

6 Giugno, 2023
VIDEO-I D’Amico di Ponticelli festeggiano l’ennesima scarcerazione eccellente
Cronaca

VIDEO-I D’Amico di Ponticelli festeggiano l’ennesima scarcerazione eccellente

6 Giugno, 2023
Cronaca

VIDEO-Nel Conocal di Ponticelli, tributo al ras Vincenzo Costanzo, a un mese dall’omicidio

6 Giugno, 2023
Ponticelli, accoltellato un minorenne legato al ras Vincenzo Costanzo
Cronaca

Ponticelli, accoltellato un minorenne legato al ras Vincenzo Costanzo

6 Giugno, 2023
Succ.
Tradita dal DNA, arrestata la “Nikita di Salerno”

Tradita dal DNA, arrestata la "Nikita di Salerno"

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio

Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio

di Luciana Esposito
7 Giugno, 2023
0

A far luce sull'omicidio del boss dei "Barbudos" del rione Sanità, Raffaele Cepparulo, avvenuto nel rione Lotto O di Ponticelli...

Camorra Ponticelli: tutti i retroscena dell’omicidio del boss dei Barbudos Raffaele Cepparulo

Ponticelli: ecco come l’omicidio Cepparulo sancì la nascita dell’alleanza tra i clan di Napoli est

di Redazione Napolitan
7 Giugno, 2023
0

Le indagini presero il via nell'aprile del 2016, quando in casa di Luisa De Stefano, furono sequestrati della droga e...

A Massa Lubrense la III edizione del “Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’inchiesta”

A Massa Lubrense la III edizione del “Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’inchiesta”

di Redazione Napolitan
7 Giugno, 2023
0

Il giornalismo e la scrittura come potenti strumenti di legalità, per coltivare la cultura del rispetto delle regole, contro le...

Al Suor Orsola Benincasa il cinema per contrastare la dispersione scolastica

Al Suor Orsola Benincasa il cinema per contrastare la dispersione scolastica

di Redazione Napolitan
7 Giugno, 2023
0

Contrastare la piaga della dispersione scolastica anche con l’ausilio del cinema. È l’ultima sfida lanciata dall’Università Suor Orsola Benincasa di...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati