Parigi- Per un bel po’di tempo non ci sarà nessun nuovo numero. E’ stato annunciato dai redattori di Charlie Hebdo che si ritengono “stanchi e provati“ dopo la strage del 7 gennaio, in cui 8 dei loro colleghi sono morti con altre quattro persone. Anne Hommel, che gestisce i rapporti del settimanale con la stampa, spiega ai media francesi: “non è una rinuncia o un arretramento davanti alle minacce islamiste, ma una semplice problema di stress e stanchezza della redazione”.
Inoltre, sul quotidiano Liberation, il caporedattore Christophe The’venet rassicura: “è certo che Charlie Hebdo continuerà”. Ma molte cose cambieranno in redazione. Tra i punti già decisi, c’è la nomina come direttore del vignettista Riss, ferito durante l’assalto dei fratelli Kouachi. C’è, poi, la questione della gestione dei finanziamenti giunti dopo la strage: quasi 2 milioni di euro ai quali si aggiungono gli introiti derivanti dall’eccezionale successo dell’ultima edizione. Soldi che non saranno solo destinati al giornale, ma che andranno alle famiglie delle 17 vittime e costituiranno un” fondo di dotazione per aiutare i giornali satirici attraverso il mondo”.
Per ora “la matita di Charlie” smette di scrivere. Ma indelebile resta il ricordo di quel Mercoledì, 7 gennaio.