Ancora una volta, lungo le ore buie della movida partenopea, si è consumato un episodio, topico e sintomatico di una sempre più incline predisposizione alla violenza.
I coniugi titolari di un bar in piazza Bellini, nel cuore del centro storico partenopeo, oltre ad un dipendente del locale sono rimasti feriti in un’aggressione da parte di 4 ventenni, consumatasi ieri sera all’esterno del bar, il Caffè Arabo.
Secondo la ricostruzione alla quale è giunta la Polizia sulla base di quanto riferito dalle persone coinvolte, un gruppo di ragazzi avrebbe provocato i titolari del bar in vari modi, rifiutandosi di pagare le consumazioni ed esibendo, a più riprese, atteggiamenti provocatori nei riguardi dei titolari.
Alla minaccia della proprietaria di avvertire la Polizia è scattata l’aggressione che si sintetizza così: una gamba rotta per la donna; naso rotto per il titolare del bar che ha cercato di difenderla dall’aggressione dei giovani; esami clinici tuttora in corso per il collaboratore del locale che ha battuto la testa ed è rimasto a terra privo di sensi.
“Ci deve scappare il morto in piazza Bellini? Una grave aggressione si è verificata al Caffè arabo. Tre persone sono state ferite da una banda di ragazzi ubriachi o drogati. Se non saranno presi provvedimenti seri subito, da mercoledì mi incatenerò alla porta del locale per mobilitare la parte sana della città. Lavoriamo nel terrore. Non possiamo andare avanti così. Serve un presidio fisso delle forze dell’ordine, in una delle più belle piazze della città si respira un clima di terrore e paura”.
Questa la protesta di uno dei proprietari del locale che ieri sera, dopo le 23, si è tramutato in un “campo di battaglia”.
Un episodio che si consuma a poche ore di distanza dalla “notte turbolenta” vissuta lo scorso sabato lungo gli stessi vicoli presi d’assalto dagli avventori della Napoli by night e che ha registrato il ferimento di tre giovani.