Una vicenda che ben sintetizza la disperazione che contraddistingue l’era contemporanea, quella dettata dall’esasperazione di chi arranca e non riesce nemmeno più a sopravvivere, destreggiandosi tra tasse sempre più onerose, bollette e vicissitudini varie a fronte di uno stipendio sempre più “slim”.
Un uomo di Lovech, Bulgaria, che non poteva più permettersi di pagare il mutuo per la sua casa ha speso i suoi ultimi centesimi per demolirla prima che la banca gliela portasse via.
Il terreno su cui la casa era stata costruita non era stato incluso nel mutuo così la famiglia ha deciso di distruggere la casa e di consegnarla al suo nuovo proprietario, così come gli era stato intimato di fare.
Le macerie dell’edificio sono state caricate su un grosso camion e trasportate fino alla banca situata nella città di Teteven, dove era stato firmato il contratto per il mutuo. L’uomo che era in debito con la banca, insieme a tutta la sua famiglia, si era prima recato dal direttore della banca piangendo e implorando all’uomo di avere un po’ di cuore; era in difficoltà e in quel momento non era in grado di far fronte all’impegno preso. Ma il direttore gli aveva risposto che non poteva fare eccezioni e ha dato alla famiglia una settimana di tempo per lasciare libera la casa e consegnargli le chiavi.
Un gesto che sottolinea la cessata volontà da parte dei cittadini di subire, impassibili, una politica volta a rifocillare le casse dei ricchi e togliere tutto ha chi non ha niente, perfino la casa.