L’alba di oggi nella provincia di Caserta, ha introdotto innumerevoli arresti.
Nell’ambito di un’operazione condotta dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa sono scattati i provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 indagati ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Un giro prepotente di estorsioni per conto del clan camorristico dei casalesi, fazione Bidognetti, risalenti agli anni che vanno dal 2007 al 2011 e oltre, avendo come teatro di azione Lusciano e Parete, Aversa, Cesa e a Villa Literno.
Nel mirino della cosca imprenditori edili impegnati sia in lavori privati che appalti pubblici, un’agenzia che si occupa dell’installazione di luminarie in occasione delle feste patronali o natalizie, rivenditori di materiale edile, titolari di supermercati (nel caso di Aversa) e così via. Un’inchiesta che ha portato a dieci arresti ieri ma vede indagate ben 38 persone, perché le indagini dei magistrati della Dda partenopea sulle estorsioni nell’Agro Aversano, grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, si sono intrecciate con altre vicende che vedono implicati una serie di colletti bianchi quasi tutti del Nord Est tra cui due ex parlamentari. Vicende che fanno intravvedere l’esistenza di truffe finanziarie e, addirittura, la falsificazione di alcune sottoscrizioni per una lista civica in occasione della tornata elettorale delle politiche del 2013. Entrambe le vicende sono state oggetto di indagine da parte della guardia di finanza di Venezia.