Durante la mattinata di oggi, sabato 3 febbraio, un uomo a bordo di un’Alfa nera, ha ferito almeno sei migranti a Macerata.
L’autore della sparatoria si chiama Luca Traini, ha 28 anni, è incensurato ed è di Tolentino.
Nel 2017 Traini è stato candidato per la Lega Nord alle comunali di Corridonia e riscosse zero preferenze. Corridonia è la città dove si trova la comunità Pars, da cui è scomparsa Pamela Mastropietro.
Alto 1 metro e 80, fisico atletico, calvo, dopo l’agguato, è sceso dall’auto, si è tolto il giubbotto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento ai Caduti.
Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento. La pistola l’aveva lasciata in macchina. Al momento dell’arresto l’uomo ha gridato “Viva l’Italia” facendo il saluto romano.
Ancora non è chiaro se l’uomo abbia agito da solo o con l’aiuto di qualcuno.
Le vie interessate dalle sparatorie a Macerata sono via dei Velini, via Cairoli, via Spalato, piazza della Stazione, tutte vie del centro della città, quindi le stesse vie teatro dell’omicidio di Pamela Mastropietro. Per questa ragione si teme che il gesto del 28enne possa essere interpretato come una sorta di vendetta all’omicidio della 18enne romana uccisa e fatta a pezzi. Per l’omicidio è stato fermato un ventinovenne nigeriano.
Gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere delle zone interessate dalle sparatorie anche per capire la dinamica e le motivazioni del gesto.
I primi colpi sono stati esplosi intorno alle 11,10 in via dei Velini da un’auto scura, forse un’Alfa Romeo, contro due giovani migranti di colore, di cui uno è rimasto ferito. Una seconda sparatoria è avvenuta in corso Cairoli in cui è stato colpito un altro migrante mentre una donna africana è stata ferita nella zona della stazione. Un’altra sparatoria è avvenuta nella zona dove sono state rinvenuti i due trolleycon il corpo di Pamela Mastropietro. I colpi hanno provocato danni ai negozi e agli edifici.