Un gesto che concorre ad aggiungere un ulteriore emozione ad un’opera di per sé suggestiva: ‘Look down’, questo il titolo dell’opera realizzata da Jago che ritrae un bimbo in catene in piazza del Plebiscito a Napoli e che nelle ore precedenti è stato ricoperto con una maglietta tutt’altro che scelta casualmente.
E’ la t-shirt che da più di 12 mesi incarna la lotta degli operai della Whirlpool di via Argine a Ponticelli, pronti a tutto pur di non perdere il posto di lavoro.
La statua in marmo, installata in piazza del Plebiscito, dove resterà fino a gennaio, simboleggia la fragilità e la sofferenza dell’umanità, particolarmente provata dalla pandemia, dal lockdown e dalla crisi economia introdotta dall’emergenza coronavirus. Il titolo è per l’appunto un gioco di parole: “lock down”, un invito a guardare in basso, quindi a prestare attenzione ai cosiddetti “ultimi”. Un’opera che ha destato un enorme scalpore quella firmata da Jago, al secolo Jacopo Cardillo, 33enne artista social, originario di Frosinone e talentuosissimo scultore che ha già conquistato riconoscimenti e commesse importanti anche all’estero, con la bellezza cruda dei suoi personaggi, la sua tecnica e le lavorazioni condivise sui suoi canali social.
Gli operai dello stabilimento di Ponticelli si sono evidentemente rispecchiati nello stato emotivo personificato da quella scultura e da giorni continuano a manifestare e a far sentire la loro voce, con l’auspicio che le istituzioni giungano ad una soluzione utile che possa scongiurare la chiusura della fabbrica e la conseguenziale “morte del lavoro” di una delle fabbriche-simbolo della città di Napoli.