Un San Valentino nella morsa del gelo, ma anche delle restrizioni ancora in vigore per contenere i contagi da coronavirus, quello targato 2021 e che ha visto diverse regioni andare incontro ad un cambio di colore proprio oggi, domenica 14 febbraio.
Dopo il monitoraggio Iss-ministero della Salute sui contagi da Covid-19 passano da giallo ad arancione Abruzzo, Liguria e Toscana. Passa in zona arancione da domani, lunedì 15 febbraio, anche il Trentino. Sempre da domani diventerà gialla anche la Sicilia. Rimangono in rosso il Trentino Alto Adige e alcune zone circoscritte della Toscana, dell’Umbria e dell’Abruzzo.
Passa da gialla ad arancione la Liguria con il governo che ha bocciato la richiesta della Regione di posticipare il cambio di colore di 24 ore per salvare i pranzi di San Valentino.
Aumentano le restrizioni anche in Toscana che dopo 5 settimane di giallo diventa area arancione con alcune aree circoscritte in rosso. Preoccupa l’andamento dei contagi nelle zone di confine con l’Umbria, vittima di un’impennata a causa delle varianti. Nell’ultimo monitoraggio l’Rt in Toscana è 1,1.
L’amministrazione regionale teme la crescente presenza di varianti del virus in Toscana, in particolare nella zona sud-est. Secondo i dati raccolti dalla Regione e inviati all’Istituto superiore di sanità, tra le province di Arezzo, Grosseto e soprattutto Siena il 20% dei casi sono legati alla presenza di variante del Covid-19. Più contenuta la percentuale nell’area centrale che include Firenze, Prato e Pistoia, dove il tasso di virus modificato si ferma all’8,4%.
Passa da giallo ad arancione anche l’Abruzzo, con Chieti e Pescara, dove è stata riscontrata la presenza della variante inglese, zone rosse per decisione del governatore. L’Rt è a 1,22.
Diventerà arancione domani, lunedì 15 febbraio, il Trentino, con un Rt nell’ultimo monitoraggio di 1,2. Salta l’apertura degli impianti sciistici, che era prevista per il 17 febbraio.
Migliora invece la situazione in Sicilia, che passerà da arancione a gialla da lunedì 15 febbraio. La regione ha registrato l’Rt più basso di tutta Italia nel monitoraggio: 0,66.
Resta arancione l’Umbria, dove però l’intera provincia di Perugia e sei comuni di quella di Terni sono finiti in zona rossa da lunedì scorso dopo lo scoppio di una serie di focolai legati alle varianti inglese e brasiliana. L’Rt è a 1,2.
La Valle d’Aosta spera di passare in area bianca: sarebbe la prima regione in Italia. Gli ultimi due monitoraggi settimanali del ministero della Salute indicano per la regione un’incidenza di casi di Covid-19 sotto i 50 per 100 mila abitanti (41,59 nella settimana 1 – 7 febbraio e 43,19 nel periodo 25-31 gennaio). La zona bianca è prevista per le regioni con uno scenario di ‘tipo 1’, un livello di rischio ‘basso’ e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti. In base ai dati del governo aggiornati alle ore 19 del 12 febbraio, la Valle d’Aosta è prima tra le regioni italiane per rapporto di dosi di vaccino somministrate rispetto a quelle ricevute (95,4%).