Dopo l’ok della camera, il decreto Infrastrutture è stato approvato anche dal Senato. Le modifiche sono state approvate con 190 sì, 34 no e nessun astenuto. Nel provvedimento ‘omnibus’ su infrastrutture e trasporti, c’è una parte dedicata alle nuove regole della mobilità.
Il nuovo codice della strada entrerà in vigore entro il 10 novembre. Per quella data, infatti, il decreto dev’essere obbligatoriamente convertito in legge, pena la sua decadenza. “La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale”, si precisa nel testo. Gli emendamenti erano già stati votati alla Camera. Il Senato li ha accolti senza modifiche.
Ma cosa cambia per gli automobilisti italiani?
Ecco le dieci novità principali.
Il foglio rosa durerà un anno, mentre prima aveva una validità di sei mesi. L’esame di guida potrà essere ripetuto tre volte, mentre ora “dopo due prove fallite continua ad essere valida la teoria ma bisogna ripresentare la domanda alla Motorizzazione e ripagare i diritti”, come ricorda Christian Filippi, segretario autoscuole di Confarca.
Previsto un contributo massimo di mille euro per i giovani fino a 35 anni, per chi riceve reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso per le spese della patente. Contributo non superiore al 50 per cento del totale, riconosciuto dal 1° gennaio al 30 giugno 2022. Ma chi lo richiede dovrà dimostrare di voler lavorare nel settore dell’autotrasporto. A tre mesi massimi dall’attestato, dovrà avere un contratto di lavoro come conducente.
Non aumentano le multe e non ci sarà la sospensione della patente alla prima infrazione, come ci si aspettava. Unica correzione, è ampliata la rosa degli strumenti multabili. Nell’elenco si parlava fino ad oggi di “apparecchi radiotelefonici”. Si aggiungeranno anche “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”.
Parcheggi rosa con posti riservati per le donne in stato di gravidanza o per i genitori con un bambino di età non superiore a due anni.
Dal 1° gennaio 2022 i disabili potranno usare gratuitamente le strisce blu, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli loro riservati
Per quanto riguarda i monopattini, niente obbligo di casco per i maggiorenni. Obbligo di frecce e freni in entrambe le ruote. Assicurazione obbligatoria per i mezzi a noleggio. Nessun obbligo di targa. I mezzi non potranno superare il limite di velocità di 6 km/h quando circolano nelle aree pedonali. E dovranno viaggiare a 20 km/h (non più a 25) in tutti gli altri casi. È vietato sostare sul marciapiede, salvo che nelle aree individuate dai comuni. Vietato anche andare contromano. Ma dove potranno circolare i mezzi? La norma si presta a dubbi che Asaps e autoscuole chiedono di chiarire, ponendo un problema di sicurezza. Per come è scritta, osservano, i monopattini sembrano liberi di circolare anche su statali e provinciali, proprio come le biciclette.
Le novità sul fronte moto e motorini, riguardano l’uso del casco. Secondo le vigenti normative, se il trasportato non indossa il casco, il conducente viene sanzionato solo nel caso che quella persona sia minorenne. Nella nuova versione, invece, la sanzione scatterà comunque, l’età del passeggero non sarà più un discrimine.
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Il mancato rispetto del divieto di attraversamento potrà essere rilevato anche tramite appositi dispositivi per l’accertamento e il rilevamento automatico delle violazioni, che possono essere installati direttamente dal gestore dell’infrastruttura ferroviaria a sue spese.