Aprire uno studio fotografico può essere un’ottima soluzione non solo per aumentare il numero dei propri clienti, ma anche per svolgere in modo più professionale il proprio lavoro.
Tale apertura richiede non solo delle spese iniziali che possono variare a seconda di diversi fattori, ma anche il fatto di seguire un procedimento burocratico apposito. I dettagli da controllare sono differenti ed è importante che tutti i passaggi compiuti siano sempre attinenti al complesso di norme attualmente in vigore.
Aprire uno studio fotografico: la partita IVA e i possibili costi per avviare l’attività
Aprire uno studio fotografico corrisponde all’inizio di una vera e propria attività lavorativa e a tal fine può essere utile contattare un consulente fiscale esperto, come i professionisti di Fiscozen. Questi ultimi infatti possono aiutare a trovare la soluzione giusta e a indicare l’iter corretto da seguire.
La prima cosa da fare sarà richiedere l’apertura della partita IVA e a riguardo è necessario informarsi sui costi. Questi non concernono solo l’avvio della procedura, ma anche il mantenimento della stessa: ci saranno infatti tasse e contributi da pagare. Sul sito di Fiscozen è possibile trovare informazioni e un modulo di contatto per parlare direttamente con lo staff. Si può quindi affermare che la consulenza fiscale sia un ottimo rimedio per comprendere al meglio tutti i passi da compiere e per inquadrare gli adempimenti fiscali da fare.
Le spese iniziali inoltre dipenderanno anche dalle dimensioni del luogo scelto come studio, ma non solo. Si può acquistare o prendere in affitto quel determinato spazio e di conseguenza la cifra da spendere non sarà sempre la stessa, per ogni fotografo. In più le somme da investire possono anche variare a seconda dei servizi che il professionista deciderà di effettuare. Si deve poi tener conto dell’attrezzatura che servirà per svolgere il proprio lavoro, quindi degli strumenti necessari. Tra questi vi sono macchine fotografiche di un certo livello, cavalletti e altro materiale indispensabile. Dati i diversi elementi, si può solo fare una stima indicativa: il costo iniziale potrà variare dai 10mila e raggiungere anche i 30 mila euro. Importantissima poi la conoscenza di tutte le fasi burocratiche a cui prestare attenzione.
L’iter burocratico da seguire
Per cominciare a lavorare come fotografo titolare di uno studio professionale, l’iter burocratico da seguire si compone di una serie di passi. Dopo l’apertura della partita IVA, si dovrà anche provvedere all’iscrizione della propria impresa al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Ulteriore step consiste nel controllo di ogni dettaglio che riguarda il luogo scelto per svolgere la propria attività: l’ambiente dovrà essere conforme a tutte le normative attuali. A tal fine, si deve presentare una segnalazione ben precisa, chiamata “SCIA”, la cui sigla sta per “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”. Dopo aver inoltrato il documento in questione, si dovrà attendere circa un mese di tempo e poi si potrà vedere il proprio lavoro ufficialmente avviato. Dati i diversi stadi a cui prestare attenzione, meglio avere sempre come punto di riferimento un assistente fiscale professionista, per non rischiare mai di dimenticare qualche tappa fondamentale.