La Questura di Napoli, come da prassi, ha vietato i funerali in chiesa per Alessio Bossis, il 22enne ucciso a Volla nel tardo pomeriggio di lunedì 24 ottobre.
Una cerimonia che avrebbe sicuramente celebrato Don Benedetto Toglia, zio materno di Alessio Bossis e che vedendosi negare la possibilità di parlare ai fedeli dell’altare della chiesa durante l’omelia che avrebbe pronunciato per accompagnare il nipote nel suo ultimo cammino ha deciso di scrivere una lettera aperta all’assassino di suo cugino che riportiamo integralmente.
Lettera aperta ad un assassino
Dov’è o morte la tua vittoria? Dov’è o morte il tuo pungiglione?
Vorrei poterti chiamare per nome ma non lo conosco
Dovresti essere l’ultimo dei miei pensieri, lo scarto, quel tipo di pensiero che appena affiora soffochi con tutte le forze perché ti innesca un senso di nausea… e invece sei il primo. Si! Il primo!
Avrei dovuto preparare un pensiero di commiato per mio nipote ma ci è stato proibito di celebrare un funerale pubblico allora ho deciso di scrivere a te. Si si proprio a te! Ti starai chiedendo se sono pazzo? Può essere, in effetti sono una persona che AMA e se l’amore è follia, si sono pazzo perché prima di me ci ha amati e ci ama ancora nonostante tutto il peso dei miei e dei tuoi peccati Gesù!
Non è facile pensare a te ma sento di doverlo fare, perché lo faccio? Perché conosco bene mio nipote e so per certo che adesso farebbe lo stesso e credimi non sto canonizzando nessuno ma ti sto scrivendo come un padre tenendo il mio cuore stretto tra le mani, qualche dottore della legge, starà sicuramente pensando perché queste cose non le hai dette prima a tuo nipote… (non è questa la sede per raccontare ciò che è stato detto tra due persone che si vogliono bene, specie dopo il tristissimo evolversi della situazione) perchè anche tu hai un’anima, anche tu sei figlio e anche tu sei creatura del Creatore.
Parlando a te mi rivolgo anche a chi ha armato la tua mano.
Spero tu stia riuscendo a riposare dopo quello che hai scelto deliberatamente di fare.
Non pensare che tu abbia vinto, perché in tutta questa scabrosa vicenda, sei il primo che ne esce sconfitto, hai fallito, hai macchiato la tua vita di un crimine assurdo ed hai presunto di poterti sostituire a Dio l’unico Autore e Datore della vita ma sappi di essere ancora in tempo per poter cambiare.
Si… Puoi cambiare!!! Puoi ancora rendere la tua scellerata vita diversa, utile (non uno scarto, pensa solo al fatto che sarai per sempre additato come assassino) ma questo potrà accadere solo se tu lo vorrai.
Pentiti, fallo in primis per te, per chi dici di amare e poi per i tuoi coetanei, pentiti!
Usa la tua giovane vita per migliorare le altre vite non per ucciderle, usa la tua forza per coinvolgere altri giovani e cambiare questo mondo non a peggiorarlo. La vita, quella vera non è social, ne è quella di TikTok o Facebook è ben altro, la vita spesso è amarezza, sofferenza ma soprattutto gioia e bellezza.
Quanto altro sangue dovrà ancora scorrere prima che tutto questo finisca? Quante lacrime dovranno ancora versarsi? Quanto dolore deve ancora innescarsi? Il male si sta nutrendo della tua paura e cresce, aumenta, prolifera.
Chi ti sta facendo credere che innescando paura negli altri ti renda più forte ti sta ingannando e tu stai reggendo il suo orribile gioco.
Questa sete effimera di potere, la stessa che ti sta illudendo un giorno sarà la tua stessa rovina, è la spada di Damocle che pende sulla tua testa.
Cambia questo mondo non contribuire a renderlo peggiore perché ricorda un giorno se ci arriverai e te lo auguro, anche tu sarai padre e quale eredità stai preparando? Quella dove vince il più forte? Il più violento? O chi spara di più? Sappi che la vita prima o poi ti presenterà il conto e non esisteranno sconti!
Anche tu hai una madre che ti ama non permettere che essa possa un giorno provare lo stesso identico dolore che tu hai procurato ad un’altra madre; madre e figlio sono per nove mesi due cuori, due vite in un solo corpo, quello che a me piace definire il “miracolo della vita” e in queste mie notti insonni e condite di dolore facevo questa riflessione: sono i figli che accompagnano i genitori al cimitero e non l’inverso, ho associato il dolore di mia sorella a quello della Vergine Santa (nella più pura maternità dell’espressione), anche Lei si è vista uccidere Suo Figlio, ma da quella morte in Croce che apparentemente sembrava una vittoria e che si è rivelata la più clamorosa sconfitta del male ne è scaturita la salvezza dell’umanità intera.
Nell’inaudita follia del tuo gesto, hai spalancato ad Alessio le porte dell’eternità, gli hai permesso di nascere alla vita vera quella eterna dove non esistono lacrime, dolore è proprio in virtù di questo che ti dico che hai fallito, siii, ci mancherà nel fisico ma spiritualmente sarà sempre, sempre e sempre PRESENTE ci lega a Lui e Lui a noi la comunione dei santi! Rivivremo il suo sorriso nel sole che splende, sentiremo le sue carezze nel vento, asciugheremo le sue lacrime che bagneranno anche noi nella pioggia ed ogni volta che vorremo parlargli useremo la preghiera e non ci saranno bossoli che potranno scalfire minimamente tutto questo e Tu? A te cosa resta? Solo l’esserti macchiato di un crimine orribile. Allora approfittane fin che sei in tempo e convertiti! Come arriverà per me il giudizio di Dio, arriverà anche per te.
Sai cosa significa Conversione? Certamente sì ma nel caso non lo ricordassi più permettimi di aiutarti deriva dalla fusione di due parole latine cor-vergere: ovvero: dirigere il cuore verso, cambia la rotta del tuo cuore!
Anche tu come Alessio siete vittime di un sistema che vi ha usati ed abbandonati, avreste dovuto avere un lavoro, una sistemazione che doveva e poteva concedervi il diritto sacrosanto a vivere una vita piena, bella ma siamo figli di una “società liquida” dove tutti Tutti nessuno escluso abbiamo fallito Politica, Società, Scuola, Chiesa, Famiglia…
Per mio nipote faccio mie le parole di Sant’Agostino: Signore, non ti chiediamo perché ce lo hai tolto (perché non sei stato Tu!) ma ti ringraziamo per avercelo dato, e per te uso le parole di San Paolo: Tu sii forte e mostrati uomo! Convertiti!
Sono pienamente convinto che il Signore non permette mai un male nella vita di un uomo se non per trarne da esso un bene maggiore, la vita di Alessio si è fermata a 22 anni ma da questo che per molti potrà sembrare un qualcosa di vano il Signore saprà far nascere cose nuove.
Se il chicco di grano caduto in terra, non muore rimane solo, se invece muore, produce molto frutto … Gesù morto in Croce e Risorto per me, per Te e per Tutti.
Dom Benedetto Maria Toglia