Gli autobus delle linee 191 e 196 dell’ANM, dopo le 18, evitano sistematicamente di effettuare alcune fermate nel quartiere Ponticelli. Una situazione segnalata alla redazione del nostro giornale dagli assidui fruitori dei servizi di trasporto su gomma dell’azienda napoletana, stanchi di subire un disagio tangibile, vedendosi costretti a percorrere a piedi un lungo tratto di strada per raggiungere le proprie abitazioni.
In particolare, il 191 salterebbe ben tre fermate: una volta giunto in via Salgari, accorcerebbe il percorso cancellando arbitrariamente le soste in Via Callas, via Sambuco e via Flauto Magico, tutte strade interne al rione Conocal, arsenale del clan D’Amico, dove di recente la camorra è tornata a far sentire la sua presenza con una certa frequenza.
Una politica analoga a quella adottata dal bus di linea 196 che al calar del sole si guarderebbe bene dall’effettuare la fermata di via Callas, recandosi direttamente nel rione Incis.
Ai passeggeri che hanno manifestato il loro disappunto per la modifica arbitraria imposta al percorso dell’autobus durante le corse serali, gli autisti hanno spiegato che in più di una circostanza sarebbero stati vittime di sassaiole da parte delle baby gang del rione che si sarebbero accanite con una certa violenza contro il veicolo. Temendo per la loro incolumità, consapevoli di essere stati presi di mira dai ragazzini che abitano in zona, gli autisti preferiscono raggirare l’ostacolo, seppure questo voglia dire arrecare un disagio non previsto ai fruitori del servizio di trasporto pubblico della città.
Al danno si aggiunge la beffa: i residenti in zona raccontano di essere costretti ad aspettare anche per ore l’arrivo dell’autobus e una volta riusciti a salire a bordo del veicolo trovano inaccettabile la forzatura compiuta arbitrariamente dagli autisti e che si ripercuote sui passeggeri, costretti a rincasare a piedi, correndo il pericolo di imbattersi in rapinatori o malintenzionati.
L’Azienda Napoletana Mobilità non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, seppure più volte contattata dalla nostra redazione.
Ricordiamo che appena qualche anno fa una giovane abitante del Conocal raccontò alla nostra redazione il suo calvario: licenziata due volte perchè impossibilitata a raggiungere il posto di lavoro in orario a causa della latitanza degli autobus. Decine di cittadini elencano i plurimi disagi riconducibili agli scarsi collegamenti logistici tra il quartiere e il centro cittadino. Una distanza di pochi chilometri che per chi è costretto a spostarsi con i mezzi di trasporto pubblico diventa un problema insormontabile.