E’ finito in carcere in attesa di giudizio, accusato di detenzione di droga a fini di spaccio e porto di oggetti atti ad offendere, Luca Risimini, 26enne di Ponticelli, legato alle giovani leve del clan De Micco.
La gazzella dei Carabinieri lo ha intercettato mentre era ferma in via Luigi Crisconio, quartier generale dei De Micco nel cuore del centro storico del quartiere.
Risimini era a bordo di una Fiat 500 e ha attirato l’attenzione dei militari perché si è fermato non appena ha notato la presenza dei militari in strada, ha quindi inserito al retromarcia per poi tentare la fuga. L’inseguimento è durato fino in via Carlo Miranda, altro fortino del clan De Micco.
Quando i militari hanno perquisito l’auto, nel cofano, sotto la ruota di scorta hanno trovato 57 panetti di hashish, quasi 3 chili di stupefacente avvolti in plastica nera e una mazza da baseball.
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Luca Risimini è finito in manette, mentre è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale la donna che era con lui in auto, una 26enne di Anzio.
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Immediata la replica delle giovani leve dei De Micco che sui social hanno tempestivamente pubblicato foto e stories celebrative per inscenare quella che ormai sembra il rituale da onorare in concomitanza dell’arresto di un amico/affiliato. Un tributo che esalta le gesta dell’arrestato e che al contempo rilancia il legame tra le parti, affinché quell’affiliato continui a sentirsi parte di quella “famiglia” nel momento più critico e delicato che potrebbe indurlo a capitolare al cospetto delle domande degli inquirenti. Nel 2024, nell’era in cui la malavita si pratica soprattutto sui social, alcuni elementi di prova a carico degli imputati giungono anche dal mondo virtuale.