La variante Delta continua ad incombere sull’Italia e il passaggio di alcune regioni in zona gialla appare un’ipotesi ogni giorno sempre più plausibile, alla luce del crescente aumento dei contagi e del numero dei ricoveri ospedalieri causati da Covid-19.
Seppure l’intero stivale sia ancora tinto di bianco, l’ombra della zona gialla incombe su alcune regioni. L’aumento dei casi da Covid-19, sembrerebbe alimentare le preoccupazioni del Governo di Mario Draghi, il quale starebbe lavorando ad una strategia per attuare interventi tempestivi e provvedimenti efficaci per tempo.
Preoccupano in particolari i dati diffusi da alcune Regioni, in merito all’attuale situazione da Covid-19, dove si assiste ad un incremento dei posti letto occupati (ordinari e di terapia intensiva); dunque secondo gli esperti, il rischio è quello di assistere al ritorno in zona gialla per alcuni territori, già a partire da metà agosto.
Secondo i nuovi parametri, le Regioni che al momento potrebbero rischiare di tingersi di giallo nelle prossime settimane, potrebbero essere Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania e Calabria.
L’ipotesi zona gialla in queste Regioni è resa sempre più possibilmente concreta dal crescente numero di ricoveri. La Sicilia in particolare è la Regione più a rischio, avendo registrato un 8% di ricoveri in area medica e un 5% di ricoveri in terapia intensiva. La Sardegna ha superato la soglia del 4% dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Preoccupa anche il Lazio, che ha registrato il 4% di ricoveri in area medica e poco meno di questa percentuale di ricoveri in rianimazione.
Campania e Calabria non presentano una situazione preoccupante in merito ai dati della diffusione del contagio, mentre a destare maggiore preoccupazione sono i numeri relativi ai ricoveri; in Campania i ricoveri hanno raggiunto quasi la percentuale del 5%, mentre in Calabria i posti in area medica sono occupati per più del 6% e per oltre il 3% in terapia intensiva.
Secondo quanto stabiliscono i nuovi parametri di controllo del rischio infatti, le soglie limite relativamente all’incremento dei ricoveri, sono stabilite al 15% dei posti letto occupati in area medica e al 10% in terapia intensiva.
Non resta dunque che attendere i monitoraggi delle prossime settimane, per capire quale sarà il destino delle specifiche Regioni d’Italia, che al momento potenzialmente rischiano un passaggio in zona gialla.