• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
venerdì, 9 Giugno, 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Ritorno al cinema: “C’eravamo tanto amati”

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
13 Gennaio, 2015
in Arte & Spettacolo
0
Share on FacebookShare on Twitter

c-eravamo-tanto-amatiPer chi durante le festività abbia avuto voglia di andare al cinema, la scelta è stata ampia: Gone Girl, Big Eyes, American Sniper, The Imitation Game, Lo Hobbit – la battaglia delle cinque armate, e, fra le commedie, Si accettano miracoli, Il ricco, il povero e il maggiordomo e tanti altri.

ADVERTISEMENT

Tuttavia, quanti fra questi sono film che rivedreste con piacere?

Pochi, o forse nessuno.

Ci sono classici del cinema che riescono in questa impresa e uno di questi è C’eravamo tanto amati (1974), di Ettore Scola. Se non l’avete ancora visto, poco male: non è troppo tardi per farlo, e per rifarlo. Fra battute memorabili e personaggi indimenticabili, questo film presenta uno spaccato della società italiana nell’arco di trent’anni, dal 1946 al 1976 circa.

Tutto ha inizio con un’automobile che accosta nei pressi di una villa e il titolo in sovraimpressione: scena che viene ripetuta per tre volte, anche se non in maniera identica. Questo forse perché il film presenta tre storie e tre prospettive: quella di un borghese, quella di un proletario, quella di un professore.

Tre storie che inizialmente sembrano una e univoca: la storia dell’Italia che resiste e che combatte, che sconfigge la dittatura, che inaugura la Repubblica. E invece no, non è così semplice.

Perché la frammentazione e la discordia sono dietro l’angolo e ciò che ne consegue sono le illusioni e le speranze disattese di un’intera generazione. Si raccontano dunque le vicende di Antonio (Nino Manfredi), Nicola (Stefano Satta Flores) e Gianni (Vittorio Gassman): Antonio vivrà nella medietà senza progredire né regredire, Nicola rimarrà attaccato a ideali talvolta utopistici a scapito della propria carriera, e Gianni si venderà al nemico, quello che fino a poco tempo prima chiamava “il padrone”, per il proprio tornaconto personale.

È una storia di tanti anni fa, ma è una storia italiana ed è attuale, per certi versi. Ricordate quando qualche anno fa Letizia Moratti, allora sindaco di Milano, pigolava contro le inchieste sulla ‘ndrangheta a Milano, perché “a Milano ci sono anche cose belle”?

O Berlusconi che lamentava quanto La piovra avesse rovinato l’immagine dell’Italia? Molto ameno, no? Sono atteggiamenti perbenisti e negazionisti non nuovi alla nostra classe dirigente. Mi riferisco alla memorabile scena del cineforum di Nocera Inferiore, in cui viene proiettato Ladri di biciclette (e non a caso, perché il film è interamente dedicato a Vittorio De Sica, scomparso durante la lavorazione del film). Tale film, applaudito con soddisfazione da Nicola Palumbo, genera l’indignazione dei democristiani, che così si esprimono: “Questi stracci e questi cessi ci diffamano di fronte al mondo!”

Scoppia una lite che porrà fine alla carriera di Nicola come professore e che darà inizio al suo declino professionale. Il tutto senza che il dibattito abbia portato a parlare dello “specifico filmico” Antonio, ragazzo di buon cuore, speranzoso e rassegnato a un tempo, afferma all’inizio del film: “Saranno i Gianni Perego a cambiare questa società!”

Forse, ma in che modo?

Gianni riuscirà infatti a far carriera grazie al suocero, il “palazzinaro” senza scrupoli Romolo Catenacci (magistralmente interpretato da Aldo Fabrizi), per poi scavalcarlo. L’epoca della “bustarella” all’assessore verrà rimpiazzata da un sistema di potere più raffinato, più ramificato, e Gianni lo sa: bisogna controllare i piani regolatori, i politici, le quotazioni in borsa. D’altronde lo stesso Catenacci, uomo privo di cultura ma concreto, aveva immediatamente inquadrato il futuro genero già dal loro primo incontro: “Io amo l’onesti, perché nell’onesti c’è quella purezza che, se je capita l’occasione, diventano tarmente mascalzoni che t’ammolleno le fregature pejo de li mascalzoni diciamo normali”.

Poiché, in medio stat virtus, il personaggio che godrà di un finale più lieto è Antonio, incarnante la medietà sociale, culturale e anche geografica. Non è un cinico spregiudicato come l’amico pavese, né è troppo idealista e astratto come il nocerino Nicola. Al di là di questa schematicità, ogni personaggio presenta un io forte ed è sapientemente tratteggiato, e il pessimismo di fondo viene smorzato da un umorismo sferzante e acuto. È un grande film che racconta i mutamenti di una società che, con ritmo inarrestabile, dalla fine della grande guerra galoppa verso il boom economico (come viene segnalato dal passaggio dal bianco e nero ai colori a metà film). Il mondo cambia senza che i personaggi abbiano davvero fatto la differenza o contribuito, se non in maniera negativa. Ma, d’altronde, per dirla con le parole di Nicola Palumbo, “Noi crediamo di cambiare il mondo, invece è il mondo che cambia noi”.

Isabella Galazzo

Tags: c'eravamo tanto amaticinemaettore scola
ADVERTISEMENT
Prec.

La “dolce vita” e l'”amara fine” di Anita Ekberg

Succ.

Norman Atlantic: una fiaccolata per il napoletano disperso

Può interessarti

Da giugno a settembre, a Matera, la rassegna “Estati d’animo”
Arte & Spettacolo

Da giugno a settembre, a Matera, la rassegna “Estati d’animo”

8 Giugno, 2023
A Massa Lubrense la III edizione del “Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’inchiesta”
Arte & Spettacolo

A Massa Lubrense la III edizione del “Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’inchiesta”

7 Giugno, 2023
Al Suor Orsola Benincasa il cinema per contrastare la dispersione scolastica
Arte & Spettacolo

Al Suor Orsola Benincasa il cinema per contrastare la dispersione scolastica

7 Giugno, 2023
‘Carditello Festival’: dal 1^ al 27 luglio al via la IV edizione
Arte & Spettacolo

‘Carditello Festival’: dal 1^ al 27 luglio al via la IV edizione

7 Giugno, 2023
“Un’estate da re” alla Reggia di Caserta: da giovedì 8 giugno al via le prime prevendite
Arte & Spettacolo

“Un’estate da re” alla Reggia di Caserta: da giovedì 8 giugno al via le prime prevendite

7 Giugno, 2023
Premio Convivialità Urbana: dal 9 all’11 giugno, al via la IX edizione
Arte & Spettacolo

Premio Convivialità Urbana: dal 9 all’11 giugno, al via la IX edizione

6 Giugno, 2023
Succ.
Norman Atlantic: una fiaccolata per il napoletano disperso

Norman Atlantic: una fiaccolata per il napoletano disperso

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Sabato 17 maggio: “I miti del Wrestling-rissa Vesuviana in Villa Vannucchi” a San Giorgio a Cremano

Sabato 17 maggio: “I miti del Wrestling-rissa Vesuviana in Villa Vannucchi” a San Giorgio a Cremano

di Redazione Napolitan
8 Giugno, 2023
0

Il grande wrestling torna a Napoli: i migliori lottatori europei saranno in scena sabato 17 giugno 2023 nell'arena di villa...

Ponticelli: la trattativa tra la figlia del boss D’Amico e le “pazzignane” per il controllo delle imprese di pulizie nel Conocal

Ponticelli: la trattativa tra la figlia del boss D’Amico e le “pazzignane” per il controllo delle imprese di pulizie nel Conocal

di Luciana Esposito
8 Giugno, 2023
0

Quando i cartelli confederati dell'area orientale di Napoli riuscirono a conquistare il controllo dei traffici illeciti a Ponticelli, approfittando della...

La pizza de “L’Antica Pizzeria Da Michele” nei supermercati in versione frozen

La pizza de “L’Antica Pizzeria Da Michele” nei supermercati in versione frozen

di Redazione Napolitan
8 Giugno, 2023
0

La margherita de L'Antica Pizzeria Da Michele arriva nei supermercati, in versione surgelata. La storica pizzeria di Napoli, definita 'il tempio della...

Duplice omicidio a Sant’Antimo: suocero uccide genero e nuora, poi si costituisce

Duplice omicidio a Sant’Antimo: suocero uccide genero e nuora, poi si costituisce

di Redazione Napolitan
8 Giugno, 2023
0

Nel comune napoletano di Sant'Antimo, un uomo ha ucciso due giovani cognati a colpi d'arma da fuoco. Si allunga la...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati