San Pasquale a Chiaia, il cuore della movida partenopea, quel limbo di vicoli e localini, più comunemente noto con il nome di “baretti” è costantemente sotto assedio delle forze dell’ordine che, soprattutto nei weekend, concentrano la loro attività effettuando controlli a tappeto, forti del fatto che in quella porzione della città si concentra un elevato numero di fruitori dei “servizi notturni.”
Anche questo fine settimana, a conferma del fatto che i fenomeni di illegalità diffusa rappresentano ormai una costante fissa, i carabinieri impegnati nelle operazioni avviate venerdì notte e terminate alle prime luci dell’alba di domenica, non sono rimasti a rigirarsi i pollici.
A rilanciare la questione del trambusto e della sicurezza che fungono da sfondo della Napoli by night, ci avevano pensato i cosiddetti “comitati antimovida” – il Comitato per la quiete pubblica napoletana, il Comitato Cittadini Bellini e il Comitato Chiaia Viva e Vivibile – che nei giorni scorsi si erano mobilitati, supportati da alcune associazioni di cittadini, sollecitando maggiori controlli e più sicurezza nei quartieri di Chiaia e del centro storico, partecipando anche ad un incontro con rappresentanti del Consiglio Comunale per rivendicare il diritto dei residenti a vivere tranquillamente nei loro quartieri.
I residenti nei punti nevralgici della movida partenopea lamentano, in particolare, gli schiamazzi che animano le vie della movida che mal si sposa con il loro desiderio di abbracciare sogni tranquilli.
Un braccio di ferro tra due posizioni, detentrici di altrettanti stili di vita, decisamente e nettamente agli antipodi.