Napoli è una città ricca di fontane. La loro presenza nella storia della città, riveste grande importanza. Erano mezzo per la distribuzione alla popolazione delle acque, sorgive o provenienti da acquedotti. Diventarono inoltre strumento di celebrazione del potere e della generosità dei sovrani che si succedevano sul trono di Napoli. Fu per questo che i sovrani che si avvicendavano al potere, promossero la loro costruzione in gran numero e in punti diversi della città.
Tra le tante fontane cittadine spesso modificate, razziate o spostate, spicca la fontana di Monteoliveto, balzata recentemente agli onori della cronaca, perché ripulita da un gruppo di giovani napoletani, dopo essere stata imbrattata.
Questa fontana barocca, sita in piazzetta Trinità Maggiore, fu costruita in via Monteoliveto, per volere del viceré Don Pietro Antonio d’Aragona, che intendeva celebrare Carlo II. Era un ringraziamento al sovrano di Spagna, eletto a soli 4 anni. La fontana ha un ruolo celebrativo, tant’è che al centro di un obelisco piramidale poggia la statua in bronzo del re.
Diversi scultori si avvicendarono ai lavori della fontana, iniziati nel 1669. Molti furono i ripensamenti di questa progettazione, costruita su una vasca polilobata a tre bracci, sormontata da un piedistallo con tre leoni e tre aquile, recanti gli stemmi del re, del vicerè e della città di Napoli. I lavori marmorei vennero affidati a Bartolomeo Mori e Pietro Sanbarberio, sotto la direzione dello stesso ingegnere che l’aveva progettata, Donato Antonio Cafaro. Quando Mori morì, si aggiunsero alla realizzazione del progetto anche Dionisio Lazzari e Giovanni Mozzetti.
La fontana di Monteoliveto fu oggetto di dispute durante la sua realizzazione. Le difficoltà sorsero per la costruzione della statua che avrebbe dovuto ritrarre il sovrano a cavallo, affidata a Giovanni Maiorino e Giovanni D’Auria che non ultimarono l’incarico. Altra discussione temporale, riguardò la raffigurazione di in leone con una palla tra le zampe. A ciò si aggiungevano i problemi di approvvigionamento idrico nella zona in cui la fontana doveva essere eretta. Gli abitanti del quartiere iniziarono seriamente a temere di vedere ridotta la propria fornitura d’acqua e cominciarono a protestare. Ciò rallentò ulteriormente il completamento del lavoro.
Oggi la fontana è stata rivitalizzata dai ragazzi di “Sii turista della tua città”, che ripulendola dalle scritte, hanno restituito a piazzetta Monteoliveto, la bellezza della vasca con le sue statue marmoree.