LONDRA – La scrittrice britannica Ruth Rendell, conosciuta come la “regina del crimine”, primato che per lungo tempo ha condiviso con P.D. James, anch’essa scomparsa recentemente, è morta a Londra all’età di 85 anni dopo un lungo periodo di coma dovuto ad un ictus che l’aveva colpita nel gennaio scorso.
Nominata baronessa dalla regina Elisabetta II nel 1997, Ruth Rendell è autrice di una sessantina di libri tra cui “Il mio peggiore amico”, “Con la morte nel cuore”, “La morte non sa leggere”, da cui il regista Claude Chabrol trasse il film “Il buio nella mente” nel 1995; e ancora “Il pugnale di vetro” da cui sempre Chabrol nel 2004 girò “La damigella d’onore”, e “Carne viva” che fu invece portato sul grande schermo da Pedro Almodovar nel 1997 con il film “Carne tremula”. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Fanucci e Mondadori.
Tra le più prolifiche e note autrici di romanzi gialli, ha dato vita al celebre personaggio dell’investigatore capo Wexford e del suo aiutante Burden, che investigano in un’immaginaria cittadina del Sussex.Molto apprezzata per l’eleganza della sua scrittura,per la cura dei dettagli,e per l’alto spessore psicologico dei suoi personaggi la Rendell era nota anche per la descrizione dei complessi meccanismi del funzionamento della mente umana e per la capacità di cogliere e trattare l’evoluzione della società trattando argomenti sempre di grande attualità.Dietro lo pseudonimo di Barbara Vine, scrisse una serie di romanzi che approfondivano temi sociali come le incomprensioni familiari.