Era il 9 Settembre del 1998, quando si spense un mito della musica italiana, indimenticabile poeta e cantastorie che insieme a Mogol ha regalato al patrimonio artistico italiano e non dei tesori pregiati, testi di amore, emozione e profondi sentimenti: parliamo di Lucio Battisti.
Lucio Battisti è nato in provincia di Frosinone, esattamente a Poggio Bustone, il 5 marzo 1943. Ha iniziato a manifestare la sua passione per la musica con il trasferimento della famiglia a Roma, avvenuto nel 1950, quando Lucio aveva soli sette anni. E’ stato proprio quello il momento in cui ha iniziato ad approcciarsi allo studio della chitarra.
Successivamente al diploma come perito industriale ha iniziato a viaggiare, sino al 1962, anno in cui esordì in vari locali aggregandosi a prima al gruppo “I Mattatori” poi a “I Campioni”, gruppo spalla di Tony Dallara. Sempre in questi anni è avvenuto il suo trasferimento a Milano, dove ha conosciuto personaggi di spicco come Giulio Rapetti, in arte Mogol.Questo incontro genera quello che da molti è ricordato come un duo magico, una collaborazione che regalerà alla musica italiane alcuni tra i più bei testi di sempre.
Battisti interpretava canzoni d’amore, un amore che era capace di rapire emotivamente qualunque ascoltatore. Innumerevoli i brani che hanno fatto breccia nel cuore degli italiani e non solo, quali: Pensieri e Parole dove la “poesia di un amore profano” fa intendere un affetto per un’ignota donna amata, e il timore della solitudine, il dolore di un amore forse respinto:”cara-vai o torni con me … ci sono io o un altro uomo?”; e ancora nel mio canto libero, testo scritto da Mogol dopo la separazione dalla moglie , dove l’amore è urlato, sviscerale, senza remore:” La veste dei fantasmi del passato, cadendo lascia il quadro immacolato. E s’alza un vento tiepido d’amore, di vero amore. E riscopro te, dolce compagna che, non sai domandare ma sai, che ovunque andrai, al fianco tuo mi avrai”; per poi arrivare al 1970 con il brano Emozioni, una ballata malinconica, struggente, solitaria:” E stringere le mani per fermare, qualcosa che è dentro me, ma nella mente tua non c’e’….. tu chiamale se vuoi emozioni”.
Impossibile annoverare tutti i successi che hanno reso immortale la musica di questo artista, che, a diciassette anni dalla morte, continua ad avere estimatori e appassionati. Di certo Battisti è ancora il numero uno con le sue canzoni sulla complessità dei sentimenti.