Torre Annunziata ha vissuto una giornata inverosimile e surreale per effetto del ritrovamento di circa 30 chili di hashish e una bomba al plastico nell’ex palestra della scuola ITC Ernesto Cesaro, una struttura che non è mai stata messa a disposizione degli studenti, anche se sono stati ultimati i lavori di costruzione. Nella struttura sono stati rinvenuti anche due ciclomotori, di cui uno è risultato rubato. Una mattinata insolita e contraddistinta dall’irrazionale e confusionaria impeto della paura che ha costretto le forze dell’ordine e gli artificieri sopraggiunti sul posto ad osteggiare un problema inaspettato, un allarme temuto, soprattutto nel corso delle ultime e concitate vicende in chiave terrorismo.
L’ordigno era pronto ad esplodere, bastava premere il tasto di un telecomando. Per alcune ore la vicina stazione della Circumvesuviana è stata chiusa, perché si era pensato di far brillare la bomba sui binari, generando, così, prevedibile caos e disagi tra i fruitori del servizio, ma poi il transito dei treni è ripreso regolarmente. Gli studenti e i residenti in zona sono stati fatti evacuare. Tra le mura del comune dell’hinterland vesuviano, pertanto, confusione, allarmismo ed apprensione sono stati i temi dominanti della giornata che si appresta a volgere al termine.
Tuttavia, si esclude ogni ipotesi di terrorismo, a dispetto delle forti suggestioni che un episodio del genere può evocare in relazione al clima teso e concitato che dilaga nel mondo occidentale in virtù degli ultimi attentati che hanno colpito al cuore della Francia.
Difatti, gli inquirenti starebbero puntando le indagini sui giri di droga mentre attribuiscono alla bomba il valore di estremo ammonimento in chiave di atti intimidatori nei confronti di chi si rifiuta di pagare il pizzo di Natale.
Perché, talvolta, la linea che separa il terrorismo dalla criminalità organizzata, si fa davvero sottile, diventando quasi impercettibile.