Una bara sulla quale sono adagiate una rosa rossa, emblema della passione e una maschera di Pulcinella, emblema della napoletanità: questa l’essenza dell’anima di Luca de Filippo, figlio del grande Eduardo, eccelso interprete del grande teatro. A questi due semplici ed infinitamente espressivi elementi viene assegnato l’infausto compito di rappresentare l’ultima scena terrena di Luca.
Un fiume di amici, colleghi, autorità, celebrità, gente comune ed estimatori è giunta al Teatro Argentina per l’ultimo saluto a Luca De Filippo.
Il feretro dell’attore riposto ai piedi del palco. La famiglia ha optato per i funerali laici all’interno del teatro Argentina di Roma. In platea i familiari, la moglie Carolina Rosi e i tre figli, accolgono gli amici, i colleghi e la gente comune giunta per dare l’ultimo saluto all’artista.
Su uno schermo scorrono le immagini della carriera e della vita di Luca De Filippo accompagnate dalla musica di Nicola Piovani e Antonio Sinagra. Moltissimi colleghi e amici della “scuola napoletana” hanno reso omaggio alla salma: Luigi De Filippo, figlio di Peppino, il produttore Aurelio De Laurentiis, Toni e Peppe Servillo, Luciano De Crescenzo, Maurizio Casagrande, Marisa Laurito, Carlo Giuffrè, Lina Sastri, Enzo Decaro, Vincenzo Salemme, Sergio Assisi. In platea l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la moglie Clio. E ancora: Ugo Pagliai, Paola Gassman, Sergio Rubini, Lina e Massimo Wertmuller, Roberto Herlitzka, il direttore del Teatro Stabile di Napoli, Luca De Fusco, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il commissario capitolino Francesco Paolo Tronca.
Commosso il ricordo di Raffaele La Capria, di Lina Wertmüller e del cugino Luigi de Filippo. Spazio anche ad un omaggio sonoro preparato da Nicola Piovani ed Antonio Sinagra, al ricordo dei giovani di Nisida. Presente anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.