Paura ed apprensione hanno animato il giorno di Santo Stefano nella zona ospedaliera partenopea.
Ritorna l’incubo dei palazzi pericolanti. Crepe e pezzi di cemento sdrucciolevoli come biscotti seguitano ad imprimere inquietudine e timore nelle vite dei napoletani.
38 famiglie residenti al civico numero 2 di via Nicolardi, ad angolo con viale Colli Aminei, sono state evacuate quest’oggi e le due strade sono state chiuse al traffico unitamente al relativo svincolo della tangenziale. Il palazzo presenta segni di cedimento e crepe sempre più evidenti, lesioni che si sono aggravate nelle ultime ore, secondo le testimonianze dei residenti. Anche il centro dell’asfalto, sui Colli Aminei, nella parte alta a poche decine di metri dall’ospedale Cardarelli, presenta delle vistose spaccature che si sono aperte intorno alle 10.30 di stamattina. Sul posto sono sopraggiunti i vigili del Fuoco, i carabinieri e i tecnici dell’Abc, che in mattinata hanno riparato un guasto. I problemi erano iniziati verso mezzanotte, quando ai residenti è stato tolto il servizio idrico.
Le prime avvisaglie si erano registrate nei giorni antecedenti, tant’è vero che i vigili del fuoco erano intervenuti al civico 68 dei Colli Aminei, adiacente al palazzo sgomberato, per effettuare un intervento di transennamento e spicconamento.
E non è tutto. Nei mesi scorsi, a distanza di una manciata di metri si erano verificati gravi problemi al sottosuolo nella stessa via, che fu chiusa al traffico provocando gravi disagi, dato che i Colli Aminei collegano il centro alla zona collinare e costituiscono un’arteria primaria per il traffico cittadino.
Sul posto sono in corso monitoraggi e scavi per approfondire le cause del dissesto. Intanto, circa 150 persone hanno dovuto preparare in fretta e furia i bagagli e abbandonare i loro appartamenti addobbati, proprio nell’arco delle ore che rendono ancora festivo il clima natalizio.