“Ocalan, il curdo scomodo”, politico, guerrigliero e rivoluzionario turco, condannato a morte il 29 giugno 1999 è per attività separatista armata, considerata come terrorismo dalla Turchia, Stati Uniti e Unione europea. La pena è stata commutata in ergastolo nel 2002, allorché la Turchia ha abolito la pena di morte. Da allora è l’unico detenuto dell’isola-prigione di İmralı.
Abdullah Öcalan è detenuto da 16 anni ed è un politico Turco di nazionalità Curda, leader del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Rappresenta la guida politica e spirituale del Popolo Curdo in quanto si è sempre battuto contro la repressione del suo popolo e per l’affermazione dei diritti umani e democratici, gravemente disattesi – nel corso soprattutto di questi ultimi anni – da politiche oppressive, brutali ed autoritarie
La giunta comunale, su proposta del sindaco Luigi de Magistris, ha conferito la cittadinanza onoraria ad Abdullah Öcalan, «quale pubblico attestato dei sentimenti di condivisione dei principi di democrazia, uguaglianza e libertà per il Popolo curdo, al quale, si legge nelle motivazioni, la Città di Napoli “è legata da affetto, stima ed amicizia”. La sua lotta è diventata uno degli emblemi mondiali della resistenza alla sopraffazione autoritaria e sistematica verso donne, bambini ed uomini e Napoli, Città multietnica, dell’accoglienza e della Pace, è al fianco della battaglia di libertà del Popolo Curdo, così come persegue i valori dell’autodecisione dei Popoli, contro il soffocamento delle minoranze etniche, religiose, linguistiche o di qualsiasi altra natura».
Inoltre, «recentemente – come ricorda la delibera – è stato sottoscritto un accordo tra il Sindaco di Napoli ed il Co–Presidente del Cantone di Kobane per il riconoscimento del diritto universale all’autodeterminazione, al fine di sensibilizzare la comunità nazionale ed internazionale allo sviluppo del faticoso, ma necessario, processo di Pace».
Dilek Ocalan, la nipote del leader curdo, eletta al parlamento di Ankara come membro dell’HDP, sarà nel capoluogo campano il prossimo 15 febbraio insieme alla rappresentanza in Italia del congresso curdo, come informa la Rete Kurdistan di Napoli, per la cerimonia formale di riconoscimento della cittadinanza.
La sera stessa si terrà un incontro pubblico con la partecipazione di intellettuali ed altre figure della società civile napoletana e non solo, che stanno firmando un appello di sostegno a questa iniziativa. A partire dagli artisti che contribuiranno alla serata come i 99Posse, Michele Zerocalcare, Daniele Sansone e Daniele Sepe, e altri artisti che in queste ore si stanno aggiungendo.