L’allarme lanciato dall’amministratore unico di Anm Alberto Ramaglia che aveva chiesto più sicurezza per i bus che coprono le strade di periferia e presi di mira dai teppisti durante le re notturne, ha sortito i primi fragorosi effetti.
Si tratta di un fenomeno dilagante, per merito delle baby gang che con insistente frequenza seguitano a palesare la loro presenza lungo le buie strade della periferia mettendo a segno raid vandalici ai danni dei bus di linea e, in quanto tale, non poteva e non doveva passare ulteriormente inosservato.
Una condizione che genera apprensione ed allarmismo soprattutto tra gli addetti ai lavori che, in virtù del clima che imperversa lungo le strade di periferia, per un autista tramuta il turno di notte in un’autentica “missione”.
Gli autobus dell’Anm non transiteranno più per alcune strade alla periferia della città. In particolare, il dispositivo sarà operativo in uno dei quartieri considerati più difficili, a Scampia, a partire dalle 21, a causa dei ripetuti assalti delle baby gang.
Sono escluse dal tragitto dei mezzi pubblici via Ciccotti, via Labriola, via Galimberti e lo stazionamento antistante la linea 1 della metropolitana. “Le linee R5, N5 e N8 – fanno sapere dall’azienda- che provengono da Via Brin, dopo essere giunte all’incrocio di via Ghisleri, percorreranno Via Baku, via Roma verso Scampia, il quadrivio di Secondigliano e poi faranno lo stesso percorso a ritroso”.
Un provvedimento forte e, in quanto tale, capace di innescare immediatamente polemiche. Contrastanti le posizioni delle forze politiche e dell’opinione pubblica in merito all’efficacia del provvedimento. Secondo alcuni, si tratta di una soluzione necessaria per preservare l’incolumità di autisti e passeggeri, secondo altri, l’ennesimo atto denigratorio e discriminatorio nei confronti della periferia.