Ritorna l’incubo delle rapine ai danni dei calciatori azzurri che, se un tempo potevano beneficiare dell’immunità che gli derivava a uno status similare a quello di una divinità, nell’era contemporanea, ancora una volta, si trovano a fare i conti con una mutata realtà dei fatti che gli consegna spoglie ben più terrene e, pertanto, anche loro, si trovano a fronteggiare i medesimi pericoli che incombono sulla cittadinanza perbene con l’aggravante di essere identificati come “bersagli appetibili” in quanto detentori di stipendi da capogiro.
È successo ieri sera, tra le mura del signorile quartiere Vomero, a comprova di quanto fallace sia la sussistenza di quel luogo comune che circoscrive il fenomeno della criminalità a quartieri e zone notoriamente malfamate. A pagare le spese dell’ennesima rapina ai danni di un calciatore azzurro è il napoletanissimo Lorenzo Insigne.
Il giocatore del Napoli, in compagnia della moglie Jenny, ieri sera, intorno alle 22.30, è stato vittima di una rapina a mano armata nel quartiere Vomero. I rapinatori gli hanno sottratto alcuni oggetti preziosi. Insigne era nel traffico alla guida della sua auto: a bordo la moglie e una coppia di amici. Il campione azzurro stava accompagnando a casa gli amici quando due uomini armati di pistola e a bordo di uno scooter hanno affiancato l’auto di Insigne per rapinarlo. Il calciatore ha consegnato un orologio, un bracciale e denaro in contante. Il tutto è durato una manciata di secondi.
Queste le dichiarazioni rilasciate dall’agente dell’attaccante all’indomani della brutta sventura a radio Kiss Kiss Napoli: «La notizia è vera. Ieri intorno alle 22.30 Lorenzo ha subito una rapina al Vomero. Tanto spavento e tanta paura poichè con lui in auto c’era la moglie. Per fortuna non i figli. Lorenzo ha denunciato il tutto alle autorità competenti e alle forze dell’ordine. È stata un’esperienza negativa, ma sarà a Castel Volturno per la rifinitura. Con il calcio e l’aiuto dei compagni supererà tutto».
Come detto non si tratta di un caso isolato, anzi. Dal celeberrimo tweet di Yanina Screpante, compagna di Ezequiel Lavezzi che dopo aver subito una rapina apostrofò Napoli come “città de m…..”, fino alla sventura capitata la scorsa sera allo scugnizzo di Frattamaggiore, innumerevoli sono stati i calciatori finiti nel mirino dei rapinatori. Il capitano Marek Hamsik prima e sua moglie Martina Franova, poi, per giunta quando era incinta del secondo figlio, senza dimenticare Behrami, Fernandez, Zuniga e Cavani.