A distanza di sette giorni dal delitto che ha sconvolto il centro storico di Salerno, a tenere banco sono i retroscena che si celano dietro l’omicidio di Eugenio Tura De Marco, ad o era del compagno della figlia, Luca Gentile.
«Questo stasera non si ritira a casa, questo mi dice la testa e così faccio»: Luca Gentile, il 21enne ora in carcere per l’omicidio del suocero, reagisce così quando la fidanzata Daniela gli racconta delle minacce subite dal padre il quale, intimandole di non vedere più il ragazzo, neanche di nascosto, le ribadisce: «altrimenti vi ammazzo entrambi».
Questo è uno degli stralci del racconto che la ragazza ha fornito ai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo di Salerno, in caserma la sera del ritrovamento del cadavere di Eugenio. Un racconto avvalorato anche dal fatto che Daniela avrebbe riferito delle percosse subite in passato dal padre e che avevano inclinato per un certo periodo i rapporti tra di loro.
Dopo l’interrogatorio del giovane in carcere, spuntano nuovi dettagli mentre proseguono ancora le indagini, incentrate sulla vita privata della vittima e dell’omicida, per circoscrivere bene quanto accaduto e individuare con esattezza il movente, in virtù dei nuovi dettagli forniti da Luca in merito ad un’ipotetica infatuazione da parte del suocero.
È compito degli inquirenti, adesso, capire se siano state davvero solo le «attenzioni» rivolte dal 60enne al giovane fidanzato della figlia, a spingere il ragazzo ad ucciderlo o se ci siano anche altri eventi che potrebbero aver scatenato l’impeto del giovane. In casa del carrozziere sarebbero stati prelevati anche oggetti ed effettuati rilievi che sono ora all’attenzione della sezione investigazioni scientifiche. Come quella bottiglietta di alcol etilico sulla quale sarebbero state trovate delle piccole macchie di sangue: bisogna capire a quando risalgano e a chi appartengano. Si sta cercando di appurare come mai, nonostante le nove coltellate inferte al sessantenne, non siano state trovate chiazze di sangue all’interno dell’appartamento, ma soltanto qualche gocciolina che non era neanche tanto vicina al cadavere. Un fatto piuttosto anomalo considerando che tracce di liquido ematico sono invece sul giubbotto di Luca Gentile.
Un omicidio che si presenta come un giallo pieno di enigmi tutti da chiarire.