Concetta Lemma è un 16enne di Feroleto della Chiesa, comune in provincia di Reggio Calabria.
Rocco, padre di Concetta, lavora da sempre nei campi e sovente si trova a discutere con Fortunato Furfaro, un giovane pastore, perchè il bestiame del ragazzo invade le proprietà di Lemma.
Il 15 dicembre del 1963, al culmine dell’ennesima lite, Fortunato Furfaro viene ucciso a fucilate e il suo corpo viene gettato in un dirupo lontano dalla zona in cui si è consumata la morte. Trascorrono pochi giorni e la famiglia Furfaro viene a conoscenza della tragica fine del giovane, perchè Rocco, tormentato dai sensi di colpa, decide di costituirsi e confessa l’accaduto ai carabinieri.
Giuseppe, fratello maggiore di Fortunato, decide che per Rocco Lemma, il carcere non può bastare. Quindi brama di vendicarsi e di infliggergli una punizione ben più dura: ricambiarlo con la stessa moneta per far si che sia condannato a convivere con lo stesso dolore.
A un mese di distanza dalla morte di Fortunato, Giuseppe si reca a casa Lemma, dove Carmela e Concetta, rispettivamente moglie e figlia di Rocco, hanno appena dato inizio ad un nuovo giorno. Col fucile in spalla e pronto ad agire, Furfaro fa irruzione in casa e fredda con due colpi di lupara l’esistenza della sedicenne.
Carmela, la madre, è costretta ad assistere all’omicidio della figlia.