• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
domenica, 24 Settembre, 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Ponticelli: durante “la stagione delle bombe” i De Luca Bossa depistarono i sospetti sugli Amitrano

Luciana Esposito di Luciana Esposito
22 Giugno, 2023
in Cronaca, In evidenza
0
VIDEO-Ponticelli: la faida tra clan non risparmia i civili, bomba esplosa nel cuore della notte
Share on FacebookShare on Twitter

Nelle ore successive all’esplosione della bomba piazzata in via Crisconio, nel cuore del quartiere Ponticelli, la notte del 18 marzo del 2021, in pieno lockdown e anche in seguito a quella lanciata nel cortile dell’abitazione del boss Marco De Micco in via Piscettaro, i responsabili delle due azioni camorristiche eclatanti inscenarono un vero e proprio depistaggio finalizzato a far ricadere i sospetti degli inquirenti, ma anche dei clan intenzionati a replicare all’affronto subito, su un soggetto ben preciso: Romualdo Amitrano, rispettivamente genero e figlio del ras Domenico Amitrano.

ADVERTISEMENT

Dietro quella strategia si celava un disegno ben preciso e finalizzato a liberarsi di soggetti scomodi che in quel momento storico stavano dando filo da torcere ai De Luca Bossa, auspicando che potessero così finire in manette o peggio ancora stritolati nella morsa della vendetta azionata da chi aveva avviato immediatamente delle indagini parallele a quelle degli inquirenti per stanare il responsabile e regolare i conti applicando le ben più efferate leggi della camorra.

Dalle conversazioni telefoniche che Umberto De Luca Bossa ha intrattenuto con il suo braccio destro Alessandro Ferlotti, mentre era in carcere, servendosi di un telefono cellulare che divideva con Roberto Boccardi, suo compagno di cella, trapela che Ronza e Amitrano junior stavano pestando i piedi all’organizzazione, estromettendola dal controllo di alcune piazze di droga radicate nelle zone di competenza proprio di Umberto, suscitando l’ira e il disappunto di quest’ultimo.

I primi attriti nacquero poco a metà dicembre del 2020 e si sono protratti per diverso tempo.

All’indomani dell’esplosione della prima di una lunga serie di ordigni, quello piazzato in via Crisconio nel cuore della notte del 18 marzo del 2021, nessun clan rivendicò la paternità dell’attentato. Un’anomalia assoluta per chi bazzica nel contesto camorristico che mandò in tilt i clan attivi sul territorio che diedero il via ad una serratissima indagine finalizzata a risalire al colpevole, ma anche al movente. In quel clima, l’ipotesi che si fece spazio con maggiore insistenza era quella che conduceva proprio al figlio di Domenico Amitrano, reo di aver avuto una discussione piuttosto accesa con il figlio di un elemento di spicco del clan De Micco che abitava proprio nel palazzo nei pressi del quale era stata fatta esplodere la bomba, tant’è vero che la sua auto, parcheggiata in zona, subì notevoli danni. Uno scenario plausibile, perchè i due giovani figli di ras di clan avversari si erano più volte beccati nei giorni precedenti. Erano volate parole pesanti in presenza di testimoni, ma anche inseguimenti con pistola ben in vista che annunciavano l’intenzione di passare dalle parole ai fatti.

Uno scenario utilizzato prontamente da chi aveva interesse a seminare confusione, in un momento storico di per sé concitato. Appena pochi giorni prima, nel rione Fiat, era stato ucciso Giulio Fiorentino, 28enne contiguo al clan De Martino. Un delitto che sarebbe scaturito dall’accordo tra i clan alleati di Napoli est e i De Martino per porre fine alla faida in corso. Quella bomba esplosa in una zona in cui vivevano anche diversi parenti dei Casella poteva lasciar presagire che i De Martino non avessero rispettato gli accordi, dichiarandosi platealmente intenzionati a vendicare la morte dell’amico e affiliato. Tuttavia, in quella zona si registrava anche la presenza di molti parenti e famiglie affiliate ai De Micco.

Uno scenario caotico ulteriormente stravolto dall’ipotesi che su quell’attentato ci potesse essere la firma di Amitrano Junior.

Un copione che si è ripetuto appena sei mesi dopo, in seguito all’esplosione di un ordigno nel cortile di casa del boss Marco De Micco, scarcerato proprio in seguito al raid che fece ripiombare Ponticelli nell’incubo della faida di camorra. Quella piazzata a settembre del 2021 fu una bomba che indirizzò un duplice affronto al fondatore del clan De Micco: in primis, aveva attirato su di lui l’attenzione dei media e degli inquirenti, ma soprattutto l’esplosione era avvenuta nella zona in cui fino a pochi attimi prima la figlia del boss stava giocando con i cuginetti. Un oltraggio che per un boss cinico come Marco De Micco poteva essere cancellato solo in un modo: uccidendo l’autore del raid. I gregari del boss avviarono delle serrate indagini a tappeto fin da subito. Una sequenza di ordini e strategie interamente intercettata dagli inquirenti. E proprio dai dialoghi sempre più concitati che si avvicendavano in quelle ore in casa De Micco, trapela un retroscena che conferma il depistaggio avviato dai responsabili del raid per la seconda volta.

Nei giorni successivi all’attentato indirizzato a Marco De Micco, Aldo Amitrano si era recato più volte a casa del boss chiedendo con insistenza di parlargli, proprio per volersi sincerare che il leader dei Bodo non avesse dato adito a quelle voci e che pertanto fosse sicuro della sua estraneità ai fatti, consapevole del rischio al quale sarebbe stato esposto in caso contrario. Dal suo canto, fin da subito, Marco De Micco appare orientato verso tutt’altre direzioni e nell’arco di una settimana arriverà ad indentificare il presunto autore del raid e a pianificare l’agguato in cui verrà ucciso: Carmine D’Onofrio, il 23enne figlio naturale di Giuseppe De Luca Bossa che abitava in via Crisconio, a due passi dal palazzo finito nel mirino dell’attentatore entrato in azione la notte del marzo del 2021.

Tags: bomba boss marco de micco ponticellibomba via crisconio ponticellibomba via piscettaro ponticellicamorra ponticelliclan de luca bossacronaca ponticelliomicidio carmine d'onofrioomicidio giulio fiorentinopasquale ronzaromualdo amitranoumberto de luca bossa
ADVERTISEMENT
Prec.

Ponticelli: un litigio in carcere provocò l’incendio doloso delle auto delle parenti di Amitrano

Succ.

Da venerdì 23 a domenica 25 giugno, sospensione del servizio idrico per 48 ore in 7 comuni napoletani

Può interessarti

VIDEO-Identificati gli autori della rapina che diventò virale, nei guai “la banda del Conocal”
Cronaca

VIDEO-Identificati gli autori della rapina che diventò virale, nei guai “la banda del Conocal”

23 Settembre, 2023
Ponticelli: la trattativa tra la figlia del boss D’Amico e le “pazzignane” per il controllo delle imprese di pulizie nel Conocal
Cronaca

Gli abitanti del Conocal di Ponticelli vessati e minacciati dalla camorra: costretti a pagare per restare nelle loro case

23 Settembre, 2023
Barra: Controlli dei Carabinieri, 2 arresti e 3 denunce
Cronaca

Sorrento, perseguita, minaccia e violenta l’ex fidanzata 17enne: arrestato

23 Settembre, 2023
Camorra Ponticelli: i Casella cancellano il murales dedicato al padre “Pachialone”. Ecco perchè
Cronaca

Ponticelli, perquisizioni e sequestri nel fortino dei Casella: così la polizia sta intralciando i piani del nuovo clan

23 Settembre, 2023
Ponticelli, la denuncia dei cittadini: “nei rioni troppi giovani camorristi che abusano di droghe. Abbiamo paura”
Cronaca

Ponticelli, il padre del 15enne accoltellato a scuola: “Questo quartiere ha bisogno di un esercito di educatori” 

22 Settembre, 2023
Jorit omaggia Giò Giò con un’opera, ma si rifiutò di raffigurare un’altra giovane vittima innocente 
In evidenza

Jorit omaggia Giò Giò con un’opera, ma si rifiutò di raffigurare un’altra giovane vittima innocente 

22 Settembre, 2023
Succ.
Da venerdì 23 a domenica 25 giugno, sospensione del servizio idrico per 48 ore in 7 comuni napoletani

Da venerdì 23 a domenica 25 giugno, sospensione del servizio idrico per 48 ore in 7 comuni napoletani

Ultimi Articoli

VIDEO-Identificati gli autori della rapina che diventò virale, nei guai “la banda del Conocal”

VIDEO-Identificati gli autori della rapina che diventò virale, nei guai “la banda del Conocal”

di Redazione Napolitan
23 Settembre, 2023
0

Un abitante del rione Conocal di Ponticelli, affacciato alla finestra nel cuore della notte per fumare una sigaretta, lo scorso...

Ponticelli: la trattativa tra la figlia del boss D’Amico e le “pazzignane” per il controllo delle imprese di pulizie nel Conocal

Gli abitanti del Conocal di Ponticelli vessati e minacciati dalla camorra: costretti a pagare per restare nelle loro case

di Luciana Esposito
23 Settembre, 2023
0

Un incubo senza fine quello con il quale si vedono costretti a convivere gli abitanti del Parco Conocal di Ponticelli,...

Ponticelli senza medici di base: storia di un calvario che si protrae da mesi

Sabato 23 e domenica 24: “Giornate napoletane della salute, prevenzione e benessere”

di Redazione Napolitan
23 Settembre, 2023
0

Sabato 23 e domenica 24 settembre, l'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e provincia sarà tra i protagonisti...

23 settembre: l’arma dei carabinieri celebra l’80° anniversario della morte di Salvo D’Acquisto

23 settembre: l’arma dei carabinieri celebra l’80° anniversario della morte di Salvo D’Acquisto

di Redazione Napolitan
23 Settembre, 2023
0

Il 23 settembre 1943, in località Torre di Palidoro, nell’agro romano, il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Comandante della locale Stazione...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati