Per capire quanto sia reale, effettivo e palpabile il pericolo che stiamo per illustrarvi, vi chiediamo di soffermarvi a riflettere in merito alla frequenza con la quale utilizziamo i seguenti prodotti e invitiamo le donne, in particolare, a prestare la massima attenzione a quanto segue: saponi, dentifrici, shampoo, balsamo, lozioni, creme, deodoranti, detergenti intimo, oli da corpo, oli e sali da bagno, oli da massaggio, oli abbronzanti o protettivi, oli doposole, smalti per le unghie e solventi, mascara, profumi, talco, fondotinta, matite, ombretti, rossetti, lucidalabbra, coloranti e tonici per capelli, lacche e spray per capelli, dopobarba.
Quelli sopracitati sono solo alcune delle sostanze chimiche tossiche o potenzialmente tossiche, alle quali, ovviamente, si addizionano quelle disperse nell’ambiente casalingo, lavorativo, urbano.
Uno studio condotto oltreoceano per dieci anni su 1442 donne americane in post-menopausa di 61 di età media, ha rilevato nel sangue e nelle urine 111 sostanze chimiche sospettate di interferire con la naturale produzione e distribuzione di ormoni nel corpo.
Risultati: le donne nel cui sangue si è rilevato una percentuale più elevata delle suddette sostanze chimiche arrivano alla menopausa precocemente, dai due ai 4 anni prima rispetto alle donne che presentano tassi inferiori.
Questa ricerca ha permesso, appunto, di giungere alle scoperte che alcune sostanze interferiscono con la produzione naturale e la distribuzione degli ormoni nel corpo. In particolare sono state identificate 15 sostanze maggiormente associate con la menopausa precoce: nove policlorobifenili (Pcb), tre pesticidi, due ftalati e una sostanza tossica chiamata “furano”.
Gli ftalati, ad esempio, si trovano negli imballaggi di alcuni alimenti e in prodotti, tra cui i profumi, i rossetti, bagnoschiuma, prodotti per la cura dei capelli e smalti. In genere, vengono utilizzati per ammorbidire la plastica. Questo declino della funzione ovarica non ha solo implicazioni sulla fertilità di una donna, ma anche sul rischio di malattie cardiache, osteoporosi e altri problemi di salute.
Le stesse sostanze chimiche sono note per aumentare il rischio di alcuni tumori, della sindrome metabolica e, nelle donne più giovani, della pubertà precoce. Per questo, i ricercatori hanno invitato le donne a fare più attenzione ai prodotti che usano, preferendo quelli che hanno contenitori in vetro anziché di plastica.
La stessa raccomandazione viene estesa anche ad altri ambiti: è sempre bene preferire vetro o foglio di alluminio per riscaldare i cibi nel forno a microonde, piuttosto che la plastica ed è sempre opportuno appurare la composizione dei prodotti cosmetici e dei prodotti per la casa.