Questa è la storia di Katherine Henry, una ragazza di 32 anni di Croydon che vive a Oxted, nel Surrey. Una storia a lieto fine la sua, perchè dopo anni di angherie, è diventata una modella “plus size” di successo.
Ma prima di raggiungere questo suo piccolo ‘traguardo’, Katherine è stata vittima di bullismo, proprio per il fatto di essere in sovrappeso. La sua storia inizia quando è rimasta incinta a 16 anni, passando in pochi mesi da una taglia 44 a una taglia 60: questo fu l’inizio di una discesa all’inferno, che pian piano le causò seri problemi fisici, la rese oggetto del sarcasmo generale e la fece precipitare nella depressione, portandola a sviluppare anche pensieri suicidi.
Finalmente, oggi, il passato è alle spalle, è la ragazza guarda la vita con occhi diversi, grazie alla sua partecipazione, lo scorso anno, da dilettante senza alcuna esperienza, al concorso Miss British Beauty Curve 2015; ed ecco la notizia: ha vinto lei, sconfiggendo non solo le altre concorrenti, ma soprattutto le sue insicurezze legate al suo aspetto fisico e le persone che fino a quel momento l’avevano derisa facendola precipitare nel baratro della depressione.
Oggi Katherine Henry , è una persona nuova, o meglio è sempre la ragazza di prima, con la sicurezza e la fiducia in se stessa che precedentemente aveva perso. Oggi la ragazza è diventata una modella per taglie XL e lavora per case come Scarlett & Jo, Evans, #JustBeYou di Lisa Riley. Il suo impiego a tempo pieno come credit controller ha affiancato inoltre, non solo il lavoro di modella, ma anche l’impegno su un proprio blog, dove condivide i suoi pensieri e racconta le battaglie affrontate nella sua vita: un’attività che le è valsa la nomination per “Best New Blog” ai British Awards plus size. Il tutto mentre cresce sua figlia Mya che oggi ha 14 anni.
«Vorrei ispirare altre donne e far capire loro che dovrebbero amare il proprio corpo, di qualunque dimensione sia – dice Katherine – Qualsiasi sia la propria taglia, si può sempre essere belle: è questo il messaggio che voglio trasmettere. Io ho avuto problemi di autostima per tanti anni, ho lasciato che la gente mi prevaricasse e mi denigrasse facendomi sentire persa, come se io fossi un peso per tutti. Mi prendevano in giro perché ero grassa e anche per il mio sorriso: sono nata con una carenza di calcio che mi ha rovinato tutti i denti, rendendoli anche fragilissimi. Ho impiegato tanto tempo a capire che ognuno deve seguire il proprio cammino: alcuni sono soddisfatti di come sono, altri vorrebbero cambiare, altri ancora provano entrambe le cose. La vita è troppo breve per passarla a cercare di cambiare: intanto bisognerebbe accettare il proprio corpo. Il cambiamento, poi, arriverà solo se lo si vuole davvero e si lavora per ottenerlo».