Ci sono mestieri del passato ora dimenticati, che anni fa risultavano indispendabili per la vita cittadina, principalmente per quella partenopea. Tra essi rientra la figura d’ ‘o lampiunaro, ovvero l’addetto alle luci di strada.
Anticamente, passeggiare per strada significava spesso stare al chiaro di luna o sotto la fiammella di un lampione che faceva da moccolo a tante storie. L’illuminazione allora non era artificiale, nè forte. ‘O lampiunaro aveva un compito preciso: doveva accendere i lampioni e le luci a gas per strada, spegnendole poi all’arrivo dell’alba.
Il solerte lavoratore girovagava per le strade con gli utensili indispensabili al suo mestiere: un’asta lunga con all’estremità una fiammella che dava vita alle luci in strada, e ‘o stutale, ovvero l’asta con un cono capovolto in cima, con cui spegneva alla’alba le fiammelle dei lampioni.
Quello del lampionaio era un mestiere necessario nell’antica Napoli. Forse i più anziani ancora lo ricordano l’uomo della strada che gestiva il giorno e la notte della vita cittadina, prima dell’arrivo dell’energia elettrica, che ha reso totalmente inutile un lavoro un tempo tanto prezioso.